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Jonathan Rea, a Jerez per diventare The King

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Il campionato WSBK riparte dopo una lunga pausa. Jerez ospita la tappa che dovrebbe incoronare Jonathan Rea campione di questo 2015 a tinte verde Akashi

La carovana del WSBK fa tappa a Jerez per i round n°21 e 22 di questa stagione 2015 che sta per incoronare il suo campione. Johnny Rea deve solo mettere assieme sei punti in terra spagnola per fregiarsi del titolo di campione del mondo. Considerato che finora non è ancora sceso dal podio neanche una volta durante l’anno, è facile prevedere che domenica mattina alle 11 stiano stappando abbondanti dosi di champagne nel box Kawasaki, indossando finalmente le meritate t-shirt celebrative.

Un mondiale letteralmente dominato quello di Rea, capace di tenere a bada gli attacchi del compagno di team Sykes che solo nella seconda parte di stagione ha dato segni di competitività assoluta. Assieme a Sykes e Rea, il tris di britannici diabolicamente veloci è completato da Chaz Davies, alfiere Ducati.

Attualmente è proprio il gallese ad occupare la seconda piazza in classifica mondiale, dopo aver scalzato Tom Sykes in terra malese dalla piazza d’onore della classifica generale. Con un attacco all’ultima staccata, Chaz ha anche costretto Rea a rimandare i festeggiamenti a questo round europeo riuscendo anche a trarre in inganno i tifosi Kawasaki presenti in Malesia che hanno ugualmente esposto il lungo manifesto celebrativo sugli spalti di Sepang, convinti che il pupillo del team Provec fosse diventato campione del mondo.

Lo striscione di cui sopra si è quindi dovuto sobbarcare il viaggio di ritorno in Europa assieme ai tifosi ancora impazienti di festeggiare, e domenica il loro precoce entusiasmo sarà premiato.

Vista la situazione di classifica, non meraviglia la fresca notizia di conferma sicura del duo Ducati anche per il 2016. Qualche dubbio riguardava solo le condizioni fisiche di Giugliano, ma ci ha pensato Davide a rassicurarci confermando di aver incassato la fiducia di Borgo Panigale anche per la prossima stagione. Il romano l’anno prossimo sarà chiamato alla prova di maturità definitiva che dovrà consacrarlo a top rider della categoria dopo anni di prestazioni spumeggianti alternate a momenti non lucidissimi. Giugliano ha un talento ed una velocità assolutamente fuori dalla norma, ma deve ancora fare quel piccolo step di maturazione che gli consenta di evitare errori come quello di gara 2 a Laguna Seca. Il pilota romano ha ammesso che in quella circostanza stava forzando oltre il dovuto per tenere il passo dei battistrada, e la caduta che ne è conseguita poteva avere conseguenze drammatiche vista la gravità delle lesioni riportate. Davies invece dovrà solo continuare l’ottimo lavoro portato avanti quest’anno, cercando di confermare costantemente la Panigale sul podio ed attaccare nuovamente il mondiale dopo l’ultimo trionfo targato Checa in sella alla 1098 gestita da Althea.

Proprio il team Althea è al centro di mille speculazioni riguardanti il 2016. Il manager e titolare del team Genesio Bevilacqua è stato avvistato più volte nel paddock di Misano durante l’ultima gara MotoGP a colloquio con il manager di Marco Melandri, Alberto Vergani. Che il patron del team Althea abbia intenzione di far correre Macho nella propria squadra non è di certo un segreto, e già durante questa stagione c’è stato più di un approccio tra il ravennate e Genesio. Bevilacqua avrebbe bussato alla porta di Borgo Panigale chiedendo una moto ufficiale per il 2016, un trattamento tecnico di primo piano ed anche la copertura economica di almeno parte dell’operazione. La trattativa è ancora in corso, ma c’è anche la possibilità che l’Althea decida di correre la prossima stagione con un’altra moto, cambiando partner tecnico. Genesio ha già schierato in SBK le Aprilia RSV4 e a Noale non sono soddisfattissimi del lavoro svolto quest’anno dal team Red Devils di Roma. Sarebbe almeno ironico rivedere Marco Melandri in sella ad una moto della Casa veneta dopo il divorzio a stagione in corso quest’anno. Tuttavia questa ipotesi non è da escludere e bisogna soprattutto considerare che nel 2014 Macio in sella alla RSV4 ufficiale è stato un autentico schiacciasassi nella seconda parte di stagione, andando vicino a conquistare il titolo poi azzannato dal compagno di team Guintoli.

Il destino ha voluto che le strade dei due riders si incrociassero di nuovo anche alla fine di questa stagione. E’ infatti risaputa la trattativa che aveva coinvolto Melandri nel progetto Yamaha per il ritorno della Casa di Iwata in SBK in forma ufficiale con la nuova R1. Ma il suo ex mentore in BMW ed Hayate Andrea Dosoli, responsabile del progetto Yamaha SBK, non è riuscito a convincere il management giapponese, che avrebbe preferito a Melandri proprio il francese ex campione del mondo Guintoli e l’astro nascente Alex Lowes, formando un tandem d’attacco ben assortito per la prima stagione in WSBK. I giapponesi di Iwata hanno probabilmente preferito le doti di collaudatore del francese e la freschezza dell’inglese attualmente impegnato con la vetusta Suzuki, all’indiscutibile talento del ravennate.

I temi offerti ad Jerez sono dunque molteplici e sarà interessante vedere come si comporteranno in pista le Aprilia di Haslam e Torres, chiamati ad una prova di forza sul tortuoso circuito spagnolo. La RSV4 è stata anche messa alla frusta da Biaggi nei test di Misano, con risultati più che incoraggianti e la voglia del romano di primeggiare è totalmente intatta.

Max si è dichiarato più che soddisfatto dal podio di Sepang, eppure si continua a speculare su una possibile partecipazione del centauro romano al round finale del campionato in Qatar. La questione è sempre legata agli sponsor che dovrebbero sostenere l’operazione. Nel caso del GP di Sepang fu proprio il circuito ad offrire il proprio supporto economico permettendo al romano di coronare le proprie velleità di ritorno in gara dopo lo shot di Misano. Visto il successo dell’operazione, è possibile che Max riesca a trovare il supporto necessario per far schierare ad Aprilia la terza moto anche nel round qatariano. In questo caso, non possiamo che aspettarci un Biaggi affamato di vittoria. Anche il collega Rea ha pensato a scoraggiare le sue aspirazioni di ritorno in pista con un tweet decisamente ironico e uno scambio di battute tra i due top rider.

Intanto in questa giornata di prove libere del venerdì di Jerez il velocissimo Sykes ha messo tutti in fila, precedendo il compagno Rea e Davies. I valori in campo sono apparsi abbastanza chiari da subito, con il duo Kawasaki in vetta seguito da vicino dalla Panigale del gallese. Anche il nostro Pirro sta facendo il massimo per riscattare la delusione di Misano, maturata dopo una qualifica incredibile. Michele ha il compito di sostituire l’infortunato Giugliano ed è passato da una GP15 gommata Bridgestone domenica, ad una GP15 gommata Michelin lunedì, per finire qui a Jerez su una Panigale gommata Pirelli. Un valzer di moto e gomme che avrebbe mandato chiunque nel pallone, ma sembra non avere effetti negativi sul velocissimo pilota Ducati, che odia sentirsi appellare semplicemente collaudatore. Come dargli torto visto il talento, la velocità e la classe mostrati finora?

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