Superbike
Jonathan Rea vince passeggiando a Buri Ram. Davies ancora secondo
Continua incontrastato il dominio di Jonathan Rea in SBK. Il campione del mondo cala il tris in Thailandia, con Davies ancora secondo e Sykes sul podio
La cavalcata trionfale di Jonathan Rea nel mondiale SBK 2017 continua, con la terza vittoria su tre gare ed un dominio semplicemente imbarazzante per gli avversari. Il campione della Kawasaki vince per distacco, portando a termine la classica gara perfetta. Sua la pole, suo il giro veloce e sua la vittoria in Gara 1. La Kawasaki sembra perfetta nelle sue mani, e Rea non si fa pregare, sfruttandola al 100%. Stabile in staccata, velocissima in rettilineo e gentile con le gomme. La ZX-10r edizione 2017 sembra sempre di più l’arma assoluta nelle mani di un pilota che è entrato in simbiosi perfetta con il mezzo meccanico. Si può dire che Rea si stia riprendendo con gli interessi tutto ciò che negli anni precedenti gli era stato negato da una Honda CBR non al top.
Chaz Davies ha probabilmente sofferto di una partenza non ottimale dalla quarta piazza, conquistata in modo rocambolesco dopo una innocua scivolata a pochi minuti dal termine della SP2. In gara il gallese ha recuperato, passando Marco Melandri in un duello pulito tra le Panigale del Team Ducati e lanciandosi in un disperato inseguimento di Rea, che era già scappato a più di otto secondi di vantaggio. Resta la consolazione di aver raccolto altri 20 punti molto pesanti per il mondiale, ma il bottino pieno di Jonathan Rea e soprattutto la sua superiorità fanno paura.
Tom Sykes raccoglie il terzo gradino del podio, battendo sul traguardo un Marco Melandri che ha probabilmente esagerato nelle fasi iniziali con le gomme per tentare di tenere il passo di Rea. Sykes ha intrapreso un cammino che lo porterà a diventare a tutti gli effetti la seconda guida più veloce del mondiale, se non riesce ad avere la meglio sul compagno nelle prossime gare. Ha a disposizione la stessa velocissima Ninja, e resta un pilota dal talento enorme. Tuttavia sembra l’ombra del campione del mondo 2013, e appare chiaro che la convivenza con Rea lo stia mettendo in difficoltà prima di tutto sul piano psicologico. Urge una reazione.
Chi esce con la testa alta da questa prima frazione è Michael Van Der Mark, che raccoglie una quinta piazza tutto sommato lontana dalle aspettative della vigilia del mondiale, ma che per la prima volta batte Alex Lowes e sembra aver iniziato a comprendere come portare al limite una Yamaha R1 in crescita. Alle spalle di Lowes, si piazza Jordi Torres settimo con la BMW di Althea, davanti a Leon Camier, capace di portare in top ten la MV Agusta nonostante l’evidente mancanza di cv della moto varesina, che sui lunghi rettilinei del Chang pesa più che altrove.
In top ten anche le Honda CBR del Team Ten Kate, con Hayden nono, davanti a Bradl decimo. Non sono i risultati che rientrano nei programmi di un campione del mondo MotoGP, anche perchè sul traguardo Hayden ha pagato ben 33 secondi al vincitore Rea. Un vero abisso da colmare per la Honda, che continua a stentare e sembra destinata ad una lunga stagione di purgatorio.
La classifica di campionato inizia a prendere forma, con Jonathan Rea a quota 75 punti e punteggio pieno. Lontano 15 punti Davies, forte di tre secondi posti, davanti a Tom Sykes a 42. Marco Melandri fa punti importanti e sale a 29, alle spalle di Lowes.
Questa la classifica di Gara 1 SBK a Buri Ram: