MotoGP

Ken Kawauchi, l’uomo che fa correre la Suzuki di Iannone e Rins

Il suo nome non è noto come quello di Gigi Dall’Igna, ma Ken Kawauchi è uno degli uomini chiave di Suzuki in MotoGP. La sua analisi alle porte del primo GP della stagione

Questo testo è ripreso dal sito ufficiale del Team Suzuki MotoGP, ed è un racconto di ciò che rappresenta il primo GP della stagione per il Direttore Tecnico della squadra, ovvero Ken Kawauchi. Le aspettative sono alte, e i due piloti Iannone e Rins devono continuare il percorso di crescita che ha caratterizzato le stagioni 2015 e 2016 della Casa di Hamamatsu in MotoGP.

Nuova stagione, nuovi piloti

«La nuova stagione sarà molto eccitante per il Team Suzuki Ecstar. Abbiamo cambiato entrambi i piloti, e questo significa iniziare a lavorare sotto tutti i punti di vista, perchè non abbiamo solo dovuto sviluppare la moto, ma anche adattarla allo stile di guida di ognuno di loro, che è ovviamente diverso dai precedenti piloti. Quindi abbiamo dovuto fare una sorta di doppio controllo per ogni step di evoluzione compiuto. Devo dire che sono abbastanza soddisfatto del lavoro svolto durante l’inverno, visto che abbiamo introdotto una serie di miglioramenti che i piloti hanno apprezzato. La filosofia Suzuki da quando siamo tornati nelle corse nel 2015 è sempre stata quella di non ridisegnare completamente la moto, ma migliorarla un passo alla volta»

Le prime parole di Andrea Iannone

«Alla fine della scorsa stagione, sapevamo che i nostri punti di forza erano l’agilità del telaio e la velocità di percorrenza a centro curva. Poi abbiamo fatto un enorme passo in avanti grazie al cambio seamless. Per cui non volevamo rischiare di perdere questi vantaggi con un progetto completamente nuovo. Infatti, lasciate che vi racconti una storia. Dopo il primo test in Malesia, era sera tardi, eravamo tutti nel box ad ascoltare le impressioni di Andrea. Ha parlato a lungo dandoci molte, molte aree su cui intervenire. Sembrava soddisfatto della moto, ma ci ha dato talmente tanti suggerimenti che io ho iniziato a dubitare del fatto che gli piacesse la moto. Ma alla fine, dopo quasi un’ora in cui l’avevamo ascoltato, mi ha guardato e mi ha detto:”Hey, non fraintendete! La base è ottima, perciò non cambiate niente sulla base. Basta rifinire qui e lì…” E dopo ho ricominciato a respirare!»

Non perdere di vista la filosofia Suzuki

«Sia la squadra MotoGP che il nostro centro ricerca e sviluppo ad Hamamatsu abbiamo lavorato molto duramente quest’inverno per consegnare ai piloti una moto più performante. Sapevamo di dover migliorare ancora il motore, anche perchè i piloti non hanno mai abbastanza potenza, ma volevamo a tutti i costi mantenere la guidabilità del nostro motore. Non ha senso avere tanti cavalli in più se la potenza diventa incontrollabile. Questa è la filosofia del nostro marchio, e noi ci crediamo molto. Le nuove specifiche del motore hanno dimostrato di essere ok, i piloti le hanno apprezzato e questo ci ha permesso di fare un passo in avanti. Oltre questo, un altro aspetto molto importante è la trazione, per cui abbiamo lavorato su diverse configurazioni di telaio e forcellone, assieme alle sospensioni, ed anche in questo ambito, dopo nove giornate di test, possiamo definirci contenti perchè i piloti hanno trovato un netto miglioramento. Non siamo ancoa soddisfatti, abbiamo ancora qualche problemino in quest’ambito, ma speriamo che la direzione intrapresa ci sia il risultato che meritiamo»

La differenza tra un pilota esperto e un debuttante

«Avere dei piloti nuovi, è molto interessante dal punto di vista dello sviluppo. Abbiamo le impressioni di Andrea, che è un piloti di grande esperienza in MotoGP e parla dall’alto della sua esperienza in sella ad una moto molto performante, ma è anche molto interessante ascoltare le impressioni di Alex. E’ un debuttante in MotoGP, e con lui sembra di creare qualcosa partendo da un libro strappato, perchè i suoi commenti ovviamente non sono chiari come quelli di Andrea, ma sono freschi e ci danno un differente punto di vista su cui riflettere. E’ una sfida molto eccitante per noi, e sono molto felice di vedere che siamo riusciti a tenere un clima molto positivo nel box. I piloti parlano molto tra di loro, ed anche le singole crew dei piloti si scambiano informazioni che sono cruciali per aumentare la velocità di sviluppo, essendo le due GSX-RR ufficiali, le due uniche Suzuki nel paddock.»

La stagione dei test invernali e gli obiettivi per il 2017

«Riguardando alla stagione di test invernali, posso assolutamente ritenermi soddisfatto di aver fatto tanti miglioramenti e di aver compiuto tanti passi in avanti, con i piloti che hanno potuto apprezzare dei miglioramenti graduali e costanti della moto. Credo che Andrea e Alex abbiano portato un entusiasmo molto positivo al Team ed anche che possano puntare in alto. Dopo i podi della scorsa stagione, abbiamo perso le nostre concessioni, e ora ci stiamo confrontando con i nostri rivali con le stesse armi. Questo è molto eccitante per me e spero che possiamo conquistare altri podi e arrivare presto a lottare per il titolo» 

Marco Caregnato

Nel 1984, da bambino, ho avuto il mio primo contatto con una moto. Mi sono ustionato la mano! Non ho più smesso di amarle...

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