MotoGP
KTM è in MotoGP per vincere, come nel Cross
KTM ha una grande storia nel Racing fuoristrada, e da qualche anno si è fatta una solida reputazione anche in pista. Se ha deciso di entrare in MotoGP, è perchè sa di poter vincere
L’arrivo della KTM in MotoGP non è stato recepito nell’ambiente con l’attenzione e il rispetto necessari per questo storico ingresso di una Casa europea così importante già regina assoluta del fuoristrada e del mercato. La Casa austriaca nasce nel 1934 ma è negli anni 70 che esplode come regina del Fuoristrada grazie agli importatori Italiano (Farioli) e Americano (Penton) che la fanno primeggiare in tutte le discipline del fuoristrada. Il suo successo è tale che la KTM è una delle pochissime realtà industriali europee a resistere all’arrivo negli anni ottanta delle moto da fuoristrada Nipponiche che purtroppo hanno costretto alla chiusura quasi tutti i marchi storici del vecchio continente.
Alla fine degli anni ottanta la storica famiglia Trunkenpolz lascia il timone dell’azienda ad un gruppo industriale che inizia il rilancio che la porta a scalare le classifiche delle gare di tutte le specialità ma soprattutto a diventare un solidissimo leader del mercato Europeo. Dal Fuoristrada alla velocità iniziando dalla 125 poi nella Moto3 dove i successi arrivano a raffica contro gli stessi colossi nipponici che la casa di Mattighofen ha già battuto e piegato nel fuoristrada. Per il Layout tecnico la KTM da MotoGP sceglie come Ducati, Aprilia e Honda, un sofisticato motore a V4 inserito in un tradizionale telaio in traliccio di tubi. Soluzione molto interessante e coraggiosa che porterà la KTM a cimentarsi nella massima espressione delle Competizioni saltando un eventuale e propedeutico debutto nelle SBK.
Bradley Smith e Pol Espargarò sono due piloti in grado di regalare le prime soddisfazioni alla KTM che si è posta una prima stagione di rodaggio e soprattutto acquisizione di dati per questa importante avventura agonistica. Visto il palmares ottenuto ormai in tutte le specialità agonistiche da parte della Casa Austriaca siamo sicuri che in breve tempo la RC16 possa diventare un’altra importante protagonista della MotoGP moderna. Se una Casa che ha basato tutta la sua fortuna sulle vittorie agonistiche, decide di debuttare nella MotoGP allora significa che ha valutato attentamente ogni aspetto di questa importante decisione.