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MotoGP

KTM pronta alla triplice sfida del 2017

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Il DNA profondamente Racing della KTM sta emergendo in maniera sempre più prepotente. Nel 2017 la Casa austriaca sarà presente nelle tre categorie del motomondiale. Una sfida a 360°

La KTM ha deciso di fare le cose in grande. La prestigiosa azienda nata nel 1934 a Mattighofen per opera di Hans Trunkenpolz ha deciso di entrare anche in Moto2. Nel 2017 sarà l’unico marchio ad essere presente con un proprio telaio in tutte e tre le categorie del motomondiale, rubando la scena alla ben più imponente e storica Honda, che vanta una storia di ben altro spessore nel campionato prototipi. Il severo regolamento tecnico della Moto2 costringerà la squadra arancione ad una situazione mai vista prima: mai infatti due grandi marchi rivali si sono trovati ad assemblare insieme una moto da corsa.

In questo caso bisogna pur sempre fare una distinzione. Honda e KTM non collaboreranno allo sviluppo della moto, ma sarà soltanto KTM ad affinare il telaio attorno al motore giapponese, in attesa che qualcosa si muova nel regolamento tecnico. Per la Moto2 potrebbe essere un momento epocale. All’ottavo anno di età finalmente un costruttore importante ha deciso di fare il proprio ingresso in questa categoria, dopo i timidi approcci iniziali di Aprilia, mai del tutto concretizzati.

@KTM – PH.Romero S

La KTM ha effettivamente spiazzato tutte le Case che prendono parte al motomondiale. Con il congelamento tecnico dei motori nessuna azienda ha voglia di sobbarcarsi un costoso esordio in un’altra categoria, considerando che avrebbe le mani legate da un attempato motore 600 stradale. Le grandi aziende e i loro ingegneri infatti hanno uno spirito romantico e curioso che li porta ad esplorare e sperimentare nuove soluzioni, lasciando perdere quei campionati dove c’è ben poco da ricercare e in cui mancano grossi interessi commerciali.

Ricordiamo che spesso e volentieri nel panorama motoristico gli anni più entusiasmanti sotto il profilo tecnico sono stati quelli dove le maglie del regolamento sono state più larghe. L’idea è quella che la KTM ha deciso di partecipare anche alla Moto2 per creare un anello di congiunzione tra Moto3 e MotoGp. In questa maniera infatti avrà una sorta di team verticale che
partirà in Moto3, permettendo di coccolare i nuovi talenti arrivati dalle serie minori, farli crescere in Moto2 dove li farà maturare preparando l’approdo in MotoGp, dove si spera esploderanno definitivamente.

Il progetto nasce dentro a un contesto più vasto, ed è chiaro che è complementare al più importante progetto di ingresso nella classe regina. La KTM vuole coltivarsi i piloti in casa e tutelarsi da possibili mosse da calciomercato, e questa è la maniera perché ciò accada. Un sistema che ricorda molto da vicino il processo adottato da Red Bull nell’ambito auto, che ha portato al debutto in F1 piloti come Daniel Ricciardo e Max Verstappen dopo un percorso di crescita iniziato assieme direttamente nel mondo del Karting. Una sinergia tra i due brand austriaci semplicemente inscindibile.

@KTM – PH. Romero S

Il progetto in Moto2 è stato creato in modo molto intelligente, senza grandissimi esborsi e anche in poco tempo. Nel 2014 il Team Ajo dichiara di voler allestire per l’anno successivo un team in Moto2. Lo sforzo economico c’è, ma non è così eccessivo. In fondo il team avrà solo un pilota che risponde al nome di Johann Zarco, pilota che aveva già corso nel team nel 2011, ed aveva vinto la Rookies Cup con Ktm nel 2007. dimostrando che gli austriaci a quanto pare hanno memoria lunga e cuore tenero.

La scelta del telaio cade sull’azienda tedesca Kalex, leader di categoria che riempie quasi tutto lo schieramento della middle class. Durante tutto il 2015 il team Ajo, e di conseguenza Ktm, studia bene il telaio del partner/futuro rivale, usandolo come banco di prova per le sospensioni Wp, marchio di proprietà KTM. I risultati eccezionali ottenuti nel corso dell’anno che portano al titolo mondiale 2015 danno il via alla seconda fase del progetto, la messa in pista del telaio di produzione KTM.

Quest’inverno e tutta la stagione in corso sono usati per fare più comparative possibili sfruttando qualsiasi situazione. Un esempio lampante è l’ultimo test ad Aragon: Zarco in piena corsa per il mondiale ha sfruttato i test non per provare qualcosa di diverso sulla sua Kalex, ma per dare utili consigli allo sviluppo del telaio austriaco. Nel 2017 la KTM sarà il telaista debuttante, sfiderà la stessa Kalex, Suter, Speed Up e Tech 3, marchi presenti sin dall’esordio della categoria, ma pur sempre piccole realtà a confronto del marchio austriaco.

Se la moto arancione dovesse andare forte fin da subito non ci sarà da meravigliarsi. L’unico settore che invece avrà bisogno di tempo sarà probabilmente quello dei piloti, con Brad Binder e Miguel Olivera. I piloti troveranno un ambiente familiare, entrambi hanno già corso insieme in Moto3 sempre col team Ajo e sempre con Ktm.  Binder sarà un debuttante mentre Olivera, che forse si fregerà del titolo di Rookie of the year dovrà fare il classico salto di qualità dopo l’anno di apprendistato.

@KTM – PH.Focus Pollution

Con una categoria nel pieno della rivoluzione sul fronte piloti ci potrebbe però essere qualche sorpresa inattesa. Se il debutto di KTM dovesse essere sorprendente, potrebbe aumentare il prurito ad altre Case e far sviluppare la Moto2 in qualcosa di diverso. Magari potrebbe diventare quella categoria che tanti avrebbero voluto vedere da tempo. Arriverebbe con 10 anni di ritardo, ma meglio tardi che mai.

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