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La Porsche maledetta dell'attore americano - www.MotoriNews24.com
Ad alcune persone, bastano pochi anni per entrare nella storia. Il celebre James Dean è morto giovane ma è una leggenda. E guidava un’auto spettrale l’ultimo giorno della sua vita.
Anche per la persona più razionale del mondo, è difficile non farsi appassionare dai racconti dell’orrore suburbano, quelli che magari sappiamo essere falsi ma basati su un principio di verità. Oggi parleremo proprio di qualcosa di simile ma non aspettativi racconti su spettri o alligatori che vivono nei tombini. Si parla infatti di una vicenda verissima, a cui è stato negli ani affiancato un alone di mistero.
Partiamo dal protagonista della storia. L’attore americano James Dean, il bello e dannato degli anni ’50, una delle figure più influenti del mondo dello spettacolo dell’immediato dopoguerra benché sia morto ad appena 24 anni di età, in un drammatico incidente stradale. Il giovane era una grande promessa del cinema e già a quella giovane età, vantava apparizioni in film come I figli della gloria e Gioventù Bruciata, forse il suo colossal assoluto.
Dean morì il 30 settembre del 1955 in California sula Route 46 quando rimase coinvolto in un incidente con il suo meccanico con cui era diretto ad una competizione, Rolf Wutherich. L’impatto con una Ford nera avvenuto a grande velcoità, forse viziato anche dal fatto che l’auto su cui Dean viaggiava procedeva a gran velocità, gli fu fatale. Ma è qui che la nostra storia ha inizio…
La Porsche maledetta
L’auto su cui Dean viaggiava quel giorno era una Porsche 550 Spyder, auto a motore posteriore da ben 135 cavalli per 550 chilogrammi, un piccolo diavolo da guidare. Il suo nomignolo negli anni però divenne “Piccola Bastarda”. Si perché l’auto stando alle cronache e ai rotocalchi avrebbe lasciato una lunga scia di sangue dietro di se a partire da James Dean senza mai fermarsi…
Dopo l’incidente quello che rimaneva della vettura venne mandato al costruttore e tuner George Barris ma mentre l’auto aspettava un intervento di manutenzione, i sostegni che la reggevano si ruppero, colpendo un meccanico che rischiò di perdere una gamba. Pura coincidenza? Qualche tempo dopo – racconta ancora il mito – un criminale si infiltra nel garage di Barris per provare a rubare qualcosa. Nel tentativo di cercare qualcosa nell’auto, l’uomo si sarebbe ferito con le lamiere rovinate al punto da perdere il braccio.
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Da qui, la storia diventa leggenda: l’auto sarebbe stata usata come riserva di parti di ricambio per altre Porsche e, casualmente, tutte le auto che montavano i suoi componenti continuavano ad avere incidenti tra cui quello di un ricco pilota privato californiano che perse la vita in una gara. Alla fine, la Little Bastard – o quello che ne rimaneva – scomparse nel nulla: il treno su cui era stata caricata per essere inviata in un museo sarebbe infatti scomparso nel nulla.
Difficile ricostruire la veridicità di queste leggende, dato che negli anni 50 non c’era ancora la minuziosa attenzione a questi dettagli che abbiamo oggi. Che l’auto sia sparita nel nulla però è effettivamente vero sarà ancora in circolazione per terrorizzare gli automobilisti in California? O magari questo mito è nato solo da un bruttissimo capitolo della storia americana che, vuoi o non vuoi, è costata la vita ad un giovane di appena ventiquattro anni.