Superbike
Aprilia con Ioda Racing in Superbike
Si pensava che fosse calato il sipario sull’avventura Aprilia in SBK, ma le dichiarazioni di Romano Albesiano e Giampiero Sacchi lasciano spiragli. La ternana Ioda Racing potrebbe essere il Team perfetto per Noale
Quando vinci l’ultima gara di un campionato con una moto, è un peccato tremendo riporre questa moto nel box ed abbassare la serranda per l’ultima volta. In Qatar, nel round finale della SBK 2015 è successo esattamente questo alla moto vincente, la Aprilia RSV4 che ha vinto ben tre mondiali di categoria.
Sembra un pò la storia di un campione che si ritira nel fiore degli anni, dopo aver vinto l’ennesima medaglia olimpica. Certo gli anni sono passati e quella moto che sembrava una MotoGP sbarcata sul pianeta sbagliato nel paddock SBK, ne ha fatta tanta di strada. Dai primi test con il Corsaro Max Biaggi in sella, fino alla perfezione che le consentiva di dominare gare su gare con Melandri, Laverty e Guintoli.
A guardarla oggi, si è fatto il callo alle sue linee che solo qualche anno fa sembravano futuristiche, ma che oggi sono ancora attualissime. Quello che è davvero cambiato in questa moto, ciò che l’ha fatta crescere tanto, è solo nascosto dal vestitino attillato degno di una serata al Cocoricò.
La RSV4 in questi anni ha avuto un pò tutti contro, come Francis Batta boss del Team Alstare che l’accusava di essere un prototipo puro, e di non poter diventare una moto di serie. Poi la patata bollente è passata a chi scrive i regolamenti, che ha ben pensato di cambiare le regole del gioco ogni anno per compensare le prestazioni tra questa moto fantastica e tutte le altre comuni mortali dello schieramento.
Alla fine questa moto ha trovato i propri avversari anche ai piani alti di Aprilia Racing, in alcuni responsabili che hanno scelto di investire tutto nella neonata MotoGP e abbandonare l’impegno ufficiale in SBK. Eppure la testarda RSV4 è riuscita anche nel 2015 a vincere delle gare e mostrarsi spesso la miglior moto in griglia, regalando anche la perla del podio di Max Biaggi a Sepang in Malesia.
Alla fine dell’anno sembrava davvero che l’avventura fosse finita, ma il destino di questa moto sembra scritto a bordo di una nave in piena tempesta. In un’intervista rilasciata pochi giorni fa, Romano Albesiano ha lasciato la porta aperta riferendosi ad una trattativa in corso con un Team molto importante e legato a Noale per schierare le RSV4 in SBK nel 2016. A questo punto è sorta velocemente l’associazione del nome di questo Team alla figura di Giampiero Sacchi, che ha accompagnato i primi timidi passi di Aprilia in MotoGP nell’era CRT ed è stato sempre un partner serio ed affidabile per Noale.
La line-up dei piloti è praticamente già scritta ed è tutta tricolore, composta da due grandi talenti nostrani. Si parla di Alex De Angelis e di Lorenzo Savadori, vincitore della Stock 1000 in questa stagione. Entrambi piloti di altissimo profilo, hanno motivi diversi ma altrettanto validi per puntare su questa avventura. Per De Angelis potrebbe essere una grande opportunità di schierarsi in griglia con ambizioni di alta classifica e riscattarsi dopo una serie di stagioni vissute remando in fondo alla griglia della MotoGP e rischiando sempre tantissimo nel dare più del 100% per essere della partita. Lorenzo Savadori può invece continuare il suo percorso di crescita e l’approdo in SBK sarebbe la naturale strada da percorrere per la maturazione definitiva di un talento che è esploso con la conquista del titolo nel 2015 proprio in sella alla RSV4 Stock.
A breve potrebbe arrivare la conferma di questa partnership ed inizierà l’ennesima sfida per la splendida V4 di Noale, che a dispetto di mille difficoltà, si è conquistata a suon di risultati la permanenza in una categoria in cui atterrò da aliena ed ha dominato per anni. Nessuna magia, solo tanta tecnologia tutta italiana e la tenacia tipica dei veneti.