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Le Supersportive della prossima stagione (Parte 2)
Quali supersportive vedremo ai prossimi saloni autunnali? Ritorniamo sull’argomento dopo aver parlato di EURO 4 e delle giapponesi Yamaha, Kawasaki e Suzuki
HONDA
Dalla casa dell’ala dorata tutti si attendono una nuova Fireblade che verrà presentata (vedi 99% di probabilità) in autunno. Il regolamento tecnico della Superbike impone che dal 2017 in poi si potrà correre utilizzando l’acceleratore elettronico (Ride by wire) solo se questo sarà presente sul modello di serie, negando le attuali deroghe di cui approfitta appunto la Honda. Oggi per correre in Sbk ed essere competitivi, nessuno può fare a meno di questo strumento. Inoltre qualche ingegnere intervistato al riguardo ha ventilato l’ipotesi che potrebbe essere immessa sul mercato una seconda moto più specialistica in configurazione V4 destinata alle competizioni ma omologata per la circolazione stradale.
In questo modo in casa Honda potrebbero mantenere l’impostazione dell’attuale Fireblade, a loro tanto cara, anche per la sua erede. Parliamo di un impostazione più votata all’utilizzo stradale senza dover far fronte a quei compromessi con cui bisogna fare i conti quando si progetta una moto che dovrà sfidare le sue avversarie prevalentemente tra i cordoli di una pista. Non bisogna dimenticare che la CBR 1000 RR con la sua grande versatilità fino all’anno scorso è stata la sportiva più venduta in Europa. Ad ogni modo un ipotetica RVF 1000 RR, questo uno dei nomi più gettonati, sarà commercializzata non prima del 2018.
APRILIA
In casa Aprilia non è plausibile che stiano preparando una nuova supersportiva visto che la nuova versione della RSV 4 RF è stata da poco presentata. Ma come dicevamo per la Yamaha R1, anche Aprilia dovrà per forza di cose (vedi normativa Euro4) rivedere alcuni dettagli tecnici della sua supersportiva di punta.
Ci sarebbero poi i marchi Gilera e Laverda da rispolverare. Sono altamente iconic e potrebbero proporre una nuova generazione di supersportive semi carenate, magari bicilindriche (parlando di Laverda) piene di coppia e con potenze gratificanti ed accessibili ai più, ma questa è un’altra storia.
BMW
Qui invece probabilmente una nuova S1000RR potrebbe fare capolino. Non è un segreto che BMW stia da tempo vagliando l’ipotesi di lanciare sul mercato una moto del tutto nuova visto che la concorrenza si è fatta più agguerrita che mai. Si deve poi aggiungere che a Monaco di Baviera non vedono l’ora di vincere il titolo in Superbike, ed una nuova generazione di sportiva potrebbe aiutare.
MV AGUSTA
Dovrebbe finalmente arrivare un progetto completamente nuovo per l’ormai datata F4, che resta splendida nonostante il peso degli anni, ma deve competere con concorrenti di ultimissima generazione parecchio lontane dalle intemperanze della moto varesina. Questo attesissimo gioiello dovrebbe chiamarsi F5. La nuova moto adotterà sicuramente un motore più compatto magari con la catena di distribuzione non più centrale ma spostata lateralmente. Questo le permetterà di adottare 5 supporti di banco e non più 6 come adesso a tutto vantaggio di pesi e attriti inferiori. Una importante cura dimagrante generale è attesa per poter competere alla pari con le ultime arrivate. Non è dato sapere se la nuova moto manterrà il telaio misto a traliccio e le valvole radiali da tempo segno distintivo del motore MV. Mentre per le sportive 3 cilindri ci potrebbe essere un leggero lifting e modifiche di dettaglio ai propulsori.
CAGIVA
Qui apriamo il capitolo “sogni ad occhi aperti”. Sarebbe bello se il Presidente Giovanni, figlio del grande e indimenticato Claudio Castiglioni, ci regalasse una Cagiva 500 2 tempi ad iniezione elettronica regolarmente omologata per la circolazione stradale, ma la siamo quasi nella fantascienza visto l’imminente normativa EURO 4. Però sognare non costa nulla, soprattutto alla luce di quanto fatto di buono da Suter.
DUCATI
La nuova V4 si farà. Ma molto probabilmente sarà presentata a fine 2017. Però potrebbe esserci una sorpresa dal mondo Scrambler vero e proprio nuovo brand di Ducati. Si vocifera che in Ducati stiano preparando una vera e propria Cafè Racer sportiva semi carenata, una sorta (mi auguro) di SS 900 degli anni 90, con motore bicilindrico raffreddato ad aria e peso molto contenuto, in perfetta simbiosi con le sportive che hanno animato gli anni 90 della Casa di Bologna.
HUSQVARNA
Finalmente a fine anno dovremmo vedere l’entrata in produzione della bellissima Vitpilen, probabilmente nelle due versioni Scrambler e Cafè Racer. La prima ad essere presentata sarà la versione monocilindrica da 400cc seguita dalla versione di cubatura maggiore che non monterà però il mono da 701cc visto sull’ultimo prototipo ma sarà proposta con un gustoso bicilindrico parallelo da 800 centimetri cubici made in Ktm con una potenza compresa tra i 90 ed i 110cv!
KTM e TRIUMPH
Per entrambe non è dato sapere se sono al vaglio i lanci di nuove supersportive. La prima sta lavorando al prototipo con cui debutterà in MotoGP e potrebbe esserci una remota possibilità che parte di quella tecnologia sia destinata ad una nuova supersportiva. E’ naturale pensare ad un 4 cilindri a V adattato alla produzione di serie per competere anche in SBK. Di sicuro non vedremo nulla di concreto non nel breve periodo. Per la seconda invece non sembra che la casa di Hinckley voglia rientrare nel settore delle supersportive, confermando che adesso le sue attenzioni sono tutte rivolte a naked sportive e classic bike.
A proposito di supersportive, le 600 sembrerebbero destinate ad estinguersi. È da anni che si parla di una nuova R6 o di una nuova CBR 600. Alla fine purtroppo ogni anno cambiano solo le colorazioni e pochi particolari di dettaglio. Sarebbe molto difficile mantenere le stesse potenze rispettando le nuove normative restando nella cilindrata di 600 cc e poi la Superbike sta preparando una nuova categoria di 300cc, moto molto in voga tra i giovani nei nuovi mercati emergenti come Brasile, Indonesia, India etc. Sarà questa la nuova classe media delle supersportive del futuro?