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Lorenzo chiude la stagione dei test da leader

Ennesima prova di forza del campione maiorchino che stacca un tempo inavvicinabile per tutti. Marquez e Rossi sono giù dal podio, in quarta e quinta posizione

Nei test è difficile trovare indicazioni corrette al 100% sul potenziale espresso in pista dai singoli piloti. Ci sono variabili che sfuggono al controllo di tutti e che possono influenzare il tempo sul giro in maniera decisiva. Una gomma nuova, la temperatura nell’istante in cui si inizia a tirare. Ma anche la scia di un pilota che ti “tira” verso il giro buono. Tutti elementi che non sono scritti in nessuna tabella dei tempi, ma che incidono tantissimo sulla classifica che la stessa tabella esprime. Poi ci sono delle prove inattaccabili, che giorno dopo giorno e test dopo test, non fanno altro che assumere i toni di una minacciosa supremazia annunciata.

Una supremazia tutta spagnola e targata Jorge Lorenzo. Il feeling tra lo spagnolo della Yamaha e la nuova configurazione gomme-elettronica 2016 sta facendo la differenza, almeno sul piano della velocità pura. Dalla Malesia al Qatar, che si trattasse del giro singolo o di una simulazione gara, le prestazioni del campione del mondo sono state sempre da riferimento.

Da contraltare a questo dominio, c’è un pilota ed una moto che sembrano davvero in difficoltà e non riescono a dare la svolta. Marc Marquez e la sua Honda RC non sono più il rullo compressore del biennio 2013-2014. Al momento sembrano anche lontani dalla spina nel fianco che Marc ha rappresentato per tutto il 2015, almeno nelle gare in cui è rimasto in piedi. Lo spagnolo ha colto una prestazione interessante solo nell’ultimo tentativo utile, dopo che durante la giornata era anche incappato in una scivolata, l’ennesima di questa stagione di test. Alla fine del test ha dichiarato di sentirsi da podio, ma non pronto per ambire alla vittoria. Vedremo solo in gara se lo spagnolo cercherà effettivamente di accontentarsi in attesa di trovare la giusta formula per il setup della moto. Il rischio è che possa esagerare nel tentativo di guidare oltre il limite dell’attuale pacchetto e che possa perdere punti importanti in ottica campionato soprattutto nelle prime gare.

Al centro tra questi due estremi troviamo Valentino Rossi, che non riesce a dare la zampata decisiva e si ferma a circa 6 decimi dal compagno di team in quest’ultima giornata. Eppure Rossi è raggiante, sicuro di sé e padrone di un passo gara interessante che lo proietta tra i pretendenti di diritto alla vittoria. La stagione 2016 è il vero bivio per la sua carriera, e Valentino sembra determinato e veloce come sempre. Gli anni passano, ma evidentemente la voglia di gareggiare e la passione riescono ad arginare i problemi anagrafici. Le prime gare potranno confermare che il Dottore è ancora competitivo e la firma con Yamaha per un altro biennio arriverà presto.

Le Ducati si sono trasformate da oggetto misterioso nei test di Sepang a due veri mostri in pista, con l’A-Team di Iannone e Dovizioso costantemente veloci in pista e pronti ad infrangere il tabù della vittoria. A detta degli altri piloti in pista, cioè che impressiona maggiormente della nuova Ducati è la velocità di punta che fa paura a tutti. Una volta Claudio Domenicali, AD Ducati, elargì una perla al riguardo: “A noi hanno detto che si chiamano gare di velocità. Quindi ci siamo adeguati!”. Parole dolci come il miele per i tifosi delle Rosse, che hanno ricevuto uno splendido regalo dalle sembianze della Desmosedici GP 2016, la moto della riscossa. I tempi ed il ritmo ci sono, la velocità è da riferimento ed i due piloti ufficiali sanno di correre per meritarsi la fiducia dei vertici anche per il futuro. Il mix è completo, ed il risultato atteso è ovvio per tutti.

Scorrendo i tempi della giornata c’è anche un’altra sorpresa in classifica ed è rappresentata da uno spilungone inglese che dopo le due stagioni in Honda non proprio esaltanti sembrava leggermente in difficoltà. Scott Redding ha invece trovato nel Team Pramac e nella GP 15 due alleati incredibili per mettersi in mostra e confermare che il talento di cui è dotato è assolutamente cristallino e pronto ad esplodere. La sua guida spettacolare è perfetta per la Ducati e Scott può fare una grande stagione. E’ mancato tantissimo Danilo Petrucci in pista, finalmente in Italia in questi giorni e pronto a tornare in sella. Danilo si sente bene ed anche se ancora non è al 100%, sarà difficile tenerlo lontano dalla sua moto a Losail nella prima gara della stagione.

Sorpresa non può essere definita invece la terza posizione di Maverick Vinàles, che si conferma anche nell’ultima giornata di test su livelli altissimi. Brivio ha davvero trovato un tesoro e cercare di dargli una moto sempre competitiva per trattenerlo nel team è l’obietivo principale della Suzuki per questa stagione. La moto è cresciuta tantissimo ed anche il pilota è maturo per occupare stabilmente la top five.

L’attesa è quasi finita e dopo esserci goduti una partenza bellissima per il mondiale SBK, non ci resta che aspettare il 20 marzo e lo spegnimento del primo semaforo della stagione per questa MotoGP 2016 che arriva ai nastri di partenza piena di bellissime promesse. Il compito è arduo, ma i ragazzi in pista faranno tutti il massimo per mantenerle.

Marco Caregnato

Nel 1984, da bambino, ho avuto il mio primo contatto con una moto. Mi sono ustionato la mano! Non ho più smesso di amarle...

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