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Superbike

Quando Ducati puntò su Lorenzo Lanzi

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Nel 2005 Regis Laconi si infortunò, e la sua Ducati SBK ufficiale finì nelle mani di Lorenzo Lanzi, che la fece volare al Lausitzring e Magny Cours. Il racconto di chi ha vissuto quei momenti magici dal box

Manuel Persiani conosce bene il paddock della Superbike, ed il mondo Ducati in generale. Ha collaborato con tantissimi team impegnati nel mondiale, ed attraverso le sue amorevoli cure sono passate le moto di tantissimi big della storia delle corse. Ci accompagna nel racconto di una delle storie più belle della SBK, il debutto incredibile di Lorenzo Lanzi su una moto ufficiale.

Il weekend del Lausitzring è ormai terminato, molti team stanno rientrando e i numerosi camion, che fino a poche ore fa coloravano il paddock, stanno partendo in vista della prossima gara. Il Lausitz, ogni volta che lo vedo, mi fa tornare in mente l’inizio della seppur breve e travagliata, favola di Lorenzo Lanzi. Se lo desiderate, vorrei accompagnarvi in una veloce passeggiata indietro nel tempo, undici anni fa.

Il Campionato Mondiale Superbike del 2005 iniziò subito con un’insindacabile certezza: le Suzuki del Team Alstare erano velocissime e i due piloti, Corser e Kagayama, altrettanto efficaci in qualsiasi situazione. Alcune avvisaglie si erano già avute nei test invernali a Monza, dove le Gsx-R avevano fornito immediatamente prova della loro concretezza. In particolar modo, Troy Corser sembrava ansioso di rifarsi delle due precedenti stagioni, in sella a una poco competitiva Petronas.

Ducati invece veniva da due campionati vinti con netta supremazia. Nel 2003, infatti, Neil Hodgson aveva portato la nuovissima 999 alla vittoria del primo campionato al quale partecipava e anche l’anno successivo, nonostante l’introduzione del monogomma Pirelli, la storia si era ripetuta e James Toseland aveva bissato il successo. Nel 2005 le rosse di Borgo Panigale schierarono nuovamente la coppia Toseland e Laconi, mentre Lorenzo Lanzi, pilota ufficiale in Supersport durante il 2004, fu affidato al Team SC con un parziale appoggio della struttura ufficiale.

La stagione fu da subito a favore del Team Alstare, con sette vittorie nelle prime otto manches. Ducati arrancava, rallentata ulteriormente dalle zampate dell’outsider Chris Vermeulen, che dimostrava un crescente feeling con la sua Honda, gestita e sviluppata con successo dal team olandese Ten Kate. I due piloti ufficiali Ducati faticavano a tenere il passo e nessuno dei due sembrava prevalere sull’altro, alternandosi in prestazioni spesso mediocri. Le uniche vittorie della Ducati saranno solo a Silverstone e a Misano fino al round tedesco.

Durante il weekend di Assen, nona gara della stagione, Regis Laconi si rese partecipe di un incidente durante le prove del sabato che gli precluse anche la possibilità di partecipare anche alla gara successiva, al Lausitzring. Ducati fu quindi costretta a trovare velocemente un sostituto e la scelta cadde su Lorenzo Lanzi, la cui sella fu temporaneamente coperta da Norino Brignola, pilota di buon livello e impegnato nel Campionato Italiano Velocità.

Lorenzo Lanzi si trovò catapultato nuovamente nella struttura ufficiale, ma le pressioni su di lui furono subito gravose, poiché Ducati necessitava immediatamente di risultati importanti. Il weekend iniziò lasciando in molti con la bocca aperta: Lorenzo Lanzi conquistò immediatamente la Superpole, seguito da Troy Corser e Chris Vermeulen. Toseland chiudeva la prima fila. La bandiera a scacchi di Gara 1 vide vincere Vermeulen. La prima Ducati fu quella di Toseland al quarto posto. Lanzi terminò ottavo, rallentato da una penalità ricevuta per un taglio di chicane.

In Gara 2 Lanzi suonò un’altra musica e, tra i boati del pubblico, vinse davanti a Chris Vermeulen con meno di un secondo di distacco. James Toseland fu solamente undicesimo. Lorenzo scrisse un’incredibile pagina di storia dello sport con la sua performance in quella gara.

Quasi un mese dopo si corse a Imola. Regis Laconi si era totalmente ripreso e quindi fu reintegrato al suo posto. Lorenzo Lanzi, invece, doveva restare competitivo e così Ducati Corse decise di affidare al piccolo Team SC, che possedeva due moto della stagione precedente, le due nuovissime 999 del Test Team, che durante la stagione erano state migliorate e sviluppate per tenere testa alla potenza delle plurifrazionate giapponesi. A seguire le due moto, Ducati mandò anche l’intera squadra del Test Team, che avrebbe affiancato i tecnici di Lanzi.

L’aria di casa sembrò giovare parzialmente alla Ducati, che in Superpole mise tre moto nelle prime cinque posizioni. Lanzi partì quinto, ma Gara 1 non fu fortunata per Lorenzo, che terminò la propria performance cadendo. La gara fu vinta da Chris Vermeulen, seguito da Corser, mentre le Ducati ufficiali terminarono solo in quarta e nona posizione. Gara 2 fu annullata per maltempo, con il tracciato di Imola colpito da un nubifragio incredibile che rese impraticabile la pista.

Una settimana dopo, col titolo già assegnato a Troy Corser, si corse in Francia, sul circuito di Magny Cours. Il lavoro nei box del Team SC fu febbrile, Ducati voleva assolutamente terminare la stagione con una nota alta, per dimenticare più facilmente una stagione difficile e avara di soddisfazioni.

Le 999 di Lorenzo Lanzi furono modificate con una frequenza quasi delirante, per fornire al pilota romagnolo il massimo delle prestazioni. La Superpole vide Lorenzo qualificarsi secondo, alle spalle della Honda di Vermeulen, mentre lo specialista della superpole Corser fu vittima di un problema tecnico alla gomma posteriore, che lo costrinse a partire dalla sedicesima casella. Il warm up della domenica mattina confermò le scelte tecniche sulla moto di Lorenzo Lanzi, che tenne una simulazione di gara su tempi eccellenti.

Purtroppo Gara 1 non fu fortunata per lui, un difetto della gomma lo rallentò, facendogli terminare la corsa in nona posizione. La gara fu vinta da Vermeulen, seguito dalla Suzuki di Kagayama e dalla Ducati di Toseland. Troy Corser fu protagonista di una rimonta al limite dell’incredibile e terminò al quinto posto. Per Gara 2, appurato che il problema di Lanzi dipese solo dallo pneumatico, si decise di non modificare nulla sulla sua moto.

La partenza fu subito teatro di una caduta di gruppo che obbligò diversi piloti al ricovero in ospedale. Alla seconda partenza Lorenzo Lanzi mostrò sin da subito un eccellente passo, dando vita a un accesissimo duello con Chris Vermeulen che portò entrambi a distaccare gli inseguitori. Incredibilmente, a pochissimi giri dal termine, la Honda di Vermeulen dovette ritirarsi per un problema tecnico comparso sul rettilineo davanti ai box. Fu quindi una marcia trionfale per Lanzi che, in solitaria, vinse la gara ripetendo il successo del Lausitzring di un mese prima.

La stagione successiva Ducati Corse non rinnovò i suoi piloti, inserendo invece nel proprio organico il giovanissimo Lorenzo Lanzi e affiancandolo all’eroe di ogni Ducatista e reduce da tre sfortunate stagioni in MotoGP: Mr. Troy Bayliss.

Ecco una  gallery del GP di Lausitzring 2005 SBK creata con le foto di Andrea Ducachef Imondi:

 

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