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MotoGP

Lorenzo sfodera il Martillo e vince ad Aragon

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Fantastica vittoria di Jorge Lorenzo, che fa una gara solitaria e riscatta la caduta di Misano. Marquez lascia nelle vie di fuga le residue speranze mondiali con l’ennesimo errore nelle prime battute di gara. Valentino si rende protagonista di un duello furibondo e spettacolare con Pedrosa

Le qualifiche di Aragon hanno visto un dominio degli spagnoli Jorge Lorenzo e Marc Marquez, che hanno anche mostrato un passo irraggiungibile per gli altri riders. Valentino sesto in griglia, sembra aver trovato una parziale soluzione ai suoi problemi nel warm up, mettendo assieme un setup capace di regalargli consistenza e feeling con la moto. Un ottimo Iannone, terzo in qualifica, teme per la distanza di gara in virtù dell’infortunio alla spalla che potrebbe creargli problemi sulla distanza di gara.

Allo spegnimento del semaforo è Jorge Lorenzo a scattare come un felino verso la prima staccata, seguito da un ottimo Iannone e Marquez che si fa soffiare la seconda posizione dall’italiano della Ducati. Rossi non riesce a guadagnare posizioni e si ritrova alle spalle di Pedrosa e Pol Espargarò sulla M1 del Team Tech 3.

Lorenzo parte con tutte le intenzioni di correre da Martillo, mettendo assieme un primo giro sotto il minuto e cinquanta che è una performance incredibile considerata la partenza da fermo e l’unico che appare altrettanto agguerrito è Marquez che passa subito Iannone e si mette alle spalle del maiorchino.

Valentino Rossi invece si sbarazza di Pol Espargarò e si piazza alle spalle di Dani Pedrosa, che in passato ha vinto su questo tracciato ed ha mostrato un ottimo passo gara nel warm up della mattina.

E’ un lampo arancione quello che si vede nello schermo e non è subito chiaro cosa stia inquadrando la telecamera. Ma basta poco per mettere a fuoco la RCV 213 di Marc Marquez che sta volando nelle vie di fuga, seguita a ruota dal rider spagnolo. Marc si è reso protagonista del primo colpo di scena della gara, tentando un ingresso in curva a dir poco ottimistico per tenere il passo di un Lorenzo assolutamente imprendibile. Ennesima caduta, ennesimo zero ed adesso le chance mondiali sono praticamente evaporate per il campione del mondo in carica.

Dal muretto box segnalano a Lorenzo che Marquez è out e il maiorchino si concentra a martellare su tempi record senza avere l’assillo della pressione del rivale sulla RCV n°93. Alle sue spalle Pedrosa ha passato Iannone, che inizia a subire anche la pressione di Rossi.

A Valentino basta poco per realizzare un piccolo capolavoro su Iannone e passarlo con una manovra chirugica, assolutamente perfetta e senza la minima sbavatura. Alle loro spalle Pol Espargarò compie invece un errore lasciando tre posizioni in un lungo nella via di fuga fortunatamente asfaltata.

Le posizioni restano cristallizzate per qualche giro e quando mancano 10 giri al traguardo Lorenzo ha tre secondi di vantaggio sul duo Pedrosa-Rossi. Valentino non sembra avere fretta di passare lo spagnolo, ponendosi forse come obiettivo di passarlo solo nel finale e cercare di conquistare un secondo posto insperato alla vigilia. La coppia precede Iannone che resta staccato di un paio di secondi, mentre alle sue spalle c’è l’abisso di altri dodici secondi prima di trovare l’altra Ducati ufficiale, con Dovizioso in lotta con Aleix Espargarò, Cal Crutchlow e Bradley Smith.

Nota dolente per gli italiani è il primo errore di stagione del nostro Danilo Petrucci che stava facendo una bella gara dopo essere partito in top ten con una grande qualifica. Un ingresso in curva con i freni troppo tirati costa cara al ternano, che perde l’anteriore e si rende protagonista della prima scivolata di stagione.

Subito dopo il passaggio sul traguardo che segnala gli ultimi cinque giri, Valentino rompe gli indugi e attacca in maniera decisa Pedrosa, valutando che forse sia meglio passare il rivale e mettere qualche decimo tra la sua M1 e la RCV dello spagnolo. I due si rendono protagonisti di un duello bellissimo, con due sorpassi e controsorpassi.

Mancano solo quattro tornate al traguardo e i due si stanno dando piena battaglia mentre Lorenzo davanti guadagna terreno consolidando il suo vantaggio e mette in cassaforte una vittoria scontata. Il duello si protrae mano a mano che le curve si susseguono e nessuno dei due sembra intenzionato a mollare l’avversario.

Nel penultimo passaggio le inquadrature sono tutte per questo fantastico duello ad Aragon, con Rossi che cerca di incunearsi all’interno delle traiettorie del rivale in pratica in ogni staccata. In palio ci sono solo 4 punti di differenza tra i 20 del secondo ed i 16 del terzo gradino del podio, ma per Valentino potrebbero essere fondamentali in ottica campionato.

Rossi passa il rivale nell’ultimo giro, trovando una resistenza incredibile di Pedrosa che risponde a ben due sorpassi di Valentino. Lorenzo taglia il traguardo, mentre i due si stanno affrontando in un confronto adrenalinico che dura fino alla bandiera a scacchi, ma non regala la gioia a Rossi del secondo posto.

La classifica vede dunque Lorenzo vincitore su Pedrosa, Rossi, Iannone e Dovizioso. Ottimo sesto posto per la Suzuki di Aleix Espargarò che precede Crutchlow ed il duo Tech 3 formato da Smith e Pol Espargarò.

Questo gran premio di Aragon permette a Lorenzo di ridurre il distacco da Rossi a soli quattordici punti, con l’italiano che guida la classifica con 263 punti contro i 249 del rivale. Marquez paga carissima la caduta precipitando ad un -79 punti in classifica che pesano come una condanna definitiva a fronte dei solo 100 punti residui da assegnare in classifica nelle ultime quattro gare.

Iannone invece si avvicina allo spagnolo arrivando a 172 punti, confermandosi solidissimo riferimento per questa Ducati che ancora non riesce a fare il salto di qualità definitivo.

Nelle dichiarazioni post gara Valentino parla del bellissimo duello con Pedrosa e dimostra di aver gradito tantissimo la battaglia in pista, senza troppi rimpianti per i punti persi. Rossi dichiara candidamente di aver lanciato il cuore oltre l’ostacolo più di una volta, ma di aver trovato un rivale incredibilmente solido in un Pedrosa mai così determinato.

Lorenzo è assolutamente soddisfatto per la gara: la caduta di Marc gli ha spianato una strada altrimenti scoscesa verso la vittoria. Il maiorchino era infatti convinto che Marc avesse un passo migliore in gara. La situazione perfetta sarebbe stata quella di mettersi il campione del mondo alle spalle, relegando Valentino giù dal podio. Ma conferma di aver preferito non dover confrontarsi con Marquez in pista.

L’eroe di giornata risulta essere Pedrosa, che ai microfoni dichiara di essere felicissimo e anche stupito di essere riuscito ad arginare Valentino, da sempre imbattibile nel corpo a corpo per lo spagnolo. A questo punto Daniel ha come obiettivo quello di continuare la striscia positiva e cercare di ottenere una vittoria prima di fine anno.

Viste le premesse, questo risultato rappresenta un buon compromesso per Valentino Rossi in ottica campionato, considerando che quella di Aragon era considerata probabilmente la gara più ostica tra le cinque rimaste. Ora tocca al trittico asiatico Motegi, Phillip Island e Sepang che teoricamente dovrebbero essere piste favorevoli a Valentino se guardiamo la storia recente. Il duello per il mondiale perde un pretendente, ma diventa sempre più coinvolgente e spettacolare.

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