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Lorenzo trionfa in Qatar, Dovizioso secondo

La MotoGP ha un padrone che parla spagnolo e guida una Yamaha. Jorge Lorenzo porta a termine un weekend perfetto, dominando la gara di Losail

La vittoria del campione del mondo in carica era nell’aria dall’inizio di questo GP, ma il modo in cui l’ha ottenuta fa davvero impressione. In tanti si aspettavano che con l’avvento delle nuove gomme e della centralina unica ci fosse un maggior livellamento di prestazioni, ma il primo atto di questa nuova versione della MotoGP ci ha mostrato quanto il livello dei top rider sia elevatissimo. E il Martillo spagnolo riesce a stare una spanna sopra tutti.

Il gruppetto composto dalle due Yamaha, dalle Ducati ufficiali e dalla Honda di Marc Marquez hanno imposto un ritmo alla gara semplicemente inavvicinabile per chiunque, staccando di netto il secondo gruppetto di piloti capeggiati da Dani Pedrosa.

L’avvio sontuoso delle Ducati aveva anche illuso i tifosi italiani sul fatto che potessimo assistere ad una domenica trionfale per la Casa di Borgo Panigale, ma l’errore di Andrea Iannone nei primi giri ci ha privato di uno dei protagonisti sicuri. L’A-Team bolognese stava conducendo le danze facendo valere la potenza del motore desmodromico e tenendo testa proprio al maiorchino della Yamaha.

Una traiettoria leggermente larga ha invece tradito Iannone, che ha subito una chiusura improvvisa dell’anteriore e l’ha proiettato nelle vie di fuga, lasciando nel gruppetto dei primi il solo Desmodovi. E l’alfiere ducatista rimasto in gara non ha affatto tradito le aspettative, conducendo una corsa esemplare. Dopo aver subito il passaggio di Lorenzo, Dovizioso ha tenuto la ruota del campione in carica per tantissimi giri, e solo nel finale ha dovuto rinunciare alle velleità di vittoria. In questa fase finale di gara Andrea Dovizioso ha anche dovuto fare i conti con un Marc Marquez coriaceo, che non ha mai mollato la presa nonostante la sua Honda fosse la moto meno veloce del gruppetto di testa. Il n°93 ha lottato duramente per cercare di conquistare la seconda posizione, ed a poche curve dal traguardo la piazza d’onore gli apparteneva. Ma un largo nell’ultima staccata ha aperto le porte per l’attacco di Dovizioso, che proprio sul traguardo gli ha strappato il secondo posto.

Appena giù dal podio Valentino Rossi, che per tutta la gara è stato spettatore del duello per la vittoria, senza mai entrare nel ruolo di protagonista. Una differente scelta di gomme sembrava potesse essere l’asso nella manica di Valentino, che sperava di essere più veloce nel finale. In realtà questo step di performance non c’è stato e Rossi si è dovuto accontentare di tagliare il traguardo vicinissimo a Marquez e Dovizioso, ma in ogni caso giù dal podio ed a quasi tre secondi dal compagno Lorenzo. Il Dottore ha forse pagato proprio la differente scelta di gomme rispetto al compagno di team, visto che il decadimento previsto per le gomme medie non c’è stata, e la scelta di una mescola più dura non ha dunque pagato.

Alle spalle del gruppo di leader si è piazzato dunque Dani Pedrosa, quinto e davanti a Maverick Vinàles. La promessa della Suzuki non ha confermato le grandissime aspettative della vigilia, e non è mai riuscito a tenere il ritmo del gruppo di testa. A chiudere la top ten le due Yamaha del Tech 3 con Pol Espargarò davanti al compagno Bradley Smith, che hanno preceduto le Ducati di Hector Barbera e Scott Redding.

Il primo gran premio della stagione è stato bello, ma di certo non si può definire una gara particolarmente combattuta. La velocità della Ducati non è bastata a rendere incerto il dominio di Jorge Lorenzo, che ha tutte le intenzioni di vivere una stagione nel ruolo di dominatore. Valentino Rossi ha firmato il contratto prima del rivale ma Lorenzo ha visto per primo la bandiera a scacchi. E nelle gare, alla fine conta quello. Il gesto mimato da Lorenzo nel parco chiuso (la cerniera alla bocca) è abbastanza eloquente al riguardo.

Classifica piloti MotoGP Qatar 2016

Marco Caregnato

Nel 1984, da bambino, ho avuto il mio primo contatto con una moto. Mi sono ustionato la mano! Non ho più smesso di amarle...

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