Formula 1
L’ultimo saluto a Chris Amon, icona della F1
Chris Amon non ha mai vinto un titolo di campione del mondo, ed in realtà non ha mai vinto neanche un GP in F1. Ma era una vera leggenda del motorsport
Chris Amon rientra nella ristretta cerchia di piloti universalmente riconosciuti come vere leggende del motorsport. Non aveva un curriculum particolarmente ricco in F1, ma aveva corso tantissimo in giro per il mondo, conquistando nel 1966 una magnifica vittoria a Le Mans, sulla Ford GT40 nata per battere la Ferrari. Proprio quella vittoria fu la probabile molla che spinse la Ferrari ad ingaggiarlo per la stagione F1 del 1967. Una stagione che mostrò al mondo tutta la velocità di Amon, ma anche la sua proverbiale sfortuna.
Il Kiwi conquistò nella sua avventura in Ferrari podi e pole position, ma una serie incredibile di sfortune gli hanno sempre negato la gioia della vittoria. La sua carriera in F1 è andata avanti fino al 1976, passando attraverso una serie di team inglesi che gli hanno offerto un volante a turno, dalla March alla Tyrrel, fino alla crepuscolare apparizione sulla Wolf a fine stagione del ’76. Chris Amon ha lottato duramente contro la sua malattia, ma il cancro ha vinto nella notte. Si è spento a Rotorua, nell’ospedale in cui era ricoverato.
Nonostante la mancanza di vittoria in F1, Amon è rimasto legatissimo ad un paddock che l’ha sempre ospitato ed accolto con entusiasmo. Ha partecipato a numerose 24h di Le Mans e ad altre classiche Endurance, mostrandoci pilota polivalente. Se n’è andato un bel pezzo di storia delle corse, ed in particolare di quei ruggenti anni a cavallo dei anni sessanta e settanta.