
McLaren, Oscar Piastri non ci sta: "Mi sarebbe piaciuto un ordine di Scuderia durante la gara" - www.motorinews24.com
In casa McLaren è tempo di valutazioni in seguito alla delusione per la mancata vittoria della gara del Gran Premio del Giappone, in favore invece di un super Max Verstappen.
Non avrà certamente la macchina migliore, ma adesso ci sono sempre meno dubbi sul fatto che Max Verstappen sia il pilota migliore sulla griglia di partenza della Formula Uno. A Suzuka, in Giappone, il quattro volte campione del Mondo è riuscito a portare a casa il bottino pieno, dopo aver sorpreso tutti nella giornata di sabato con una pole che è entrata di diritto negli annali della storia della F1.
Chi poteva certamente fare qualcosa in più, considerando il livello della monoposto in questione, era McLaren, che ha portato a casa un secondo e un terzo posto, rispettivamente con Lando Norris e Oscar Piastri. I due Papaya non sono mai riusciti a mettere in apprensione il pilota Red Bull, che nel corso della gara è stato impeccabile a dir poco. Qualche imperfezione, anche in termini di strategia, per la McLaren, che è chiamata a capitalizzare quello che è un divario rispetto alle altre Scuderie evidente. E le parole rilasciate da Piastri nel post gara di Suzuka danno la sensazione di un certo malumore legato alla gestione del muretto box.
Formula Uno, Piastri: “Mi sarebbe piaciuto un ordine di Scuderia”
Fanno discutere le parole del pilota McLaren Oscar Piastri, rilasciate a margine della bandiera a scacchi del Gran Premio di Suzuka.

Queste le dichiarazioni rilasciate dal pilota australiano a Sky Sport F1:
“Penso che abbiamo adottato una strategia più conservativa perché ci sembrava la cosa migliore per il prosieguo della gara. Go detto quello che sentivo, avevo un passo molto buono, ma il team ci ha lasciato correre.
Se mi avessero lasciato passare (con un ordine di Scuderia, ndr) mi sarebbe piaciuto molto. Se fossi stato nella posizione di Lando, però, avrei preferito la decisione che è stata presa“.
Piastri, dunque, non nasconde il fatto di aver pensato a un ordine di strategia, con la speranza di andare a prendere la vetta occupata da Max Verstappen, che invece non è mai stato messo nelle condizioni di soffrire l’attacco da parte di Lando Norris e, per l’appunto, dello stesso Oscar Piastri. Con i se e con i ma, di certo, non si va molto molto lontani.