MotoGP
Michelin: da grande incognita a punto di riferimento per i piloti MotoGP
La stagione 2017 della MotoGP parte con una certezza in più rispetto allo scorso anno: adesso le gomme sono più performanti e la Michelin è pronta ad affrontare le 18 tappe del Mondiale grazie al lavoro portato avanti durante l’inverno.
Nel 2016 i piloti della MotoGP avevano iniziato la stagione con una grande preoccupazione, infatti durante i test invernali i pneumatici Michelin avevano mostrato gravi deficit rispetto ai performanti Bridgestone. La casa francese tornava infatti nella classe regina dopo sette anni di digiuno e le innovazioni tecniche delle moto avevano reso il debutto un punto oscuro, capace di incidere fortemente sul Mondiale e le prestazioni dei piloti. Durante i test di Sepang in più la gomma posteriore di Loris Baz era esplosa, situazione ripetutasi durante le prove libere in Argentina, a Campionato avviato; quando si dice un inizio col botto…ma senza connotazioni positive.
Gli uomini della Michelin hanno lavorato molto durante l’anno, portando novità ad ogni Gran Premio nonostante il tempo avverso che spesso ha reso il tutto ancora più complicato. Hanno sopportato le critiche di addetti ai lavori e appassionati, pronti a puntare il dito ad ogni passo falso e hanno cercato di seguire le indicazioni dei piloti, soprattutto di quelli che alle prestazioni della gomme hanno dato le colpe di tutti gli errori nel Mondiale.
A fine 2016 la situazione era già molto più rosea rispetto agli inizi e nei test di Valencia la casa francese aveva portato una nuova carcassa all’anteriore, evoluzione di quella usata durante l’ultima gara. Su questa linea è continuato il lavoro invernale: la chiave è stata la ricerca di un feeling ottimale, mentre per la posteriore si sono concentrati sul grip e la trazione. Il risultato è stata una gomma più performante e una scelta ampia per i piloti, infatti nel 2017 per ogni Gran Premio verranno portate tre soluzioni all’anteriore e tre al posteriore che di fatto garantiranno a tutti di poter decidere a seconda del proprio stile di guida.
Durante i primi test di questa stagione non ci sono stati problemi dal punto di vista dei pneumatici per nessuno dei protagonisti in pista, il che fa bene sperare anche perché la Michelin ha fatto sapere che durante l’anno non ci saranno stravolgimenti simili a quelli dell’anno passato ma solo piccole modifiche visto che i dati raccolti ormai sono sufficienti. Adesso che la Michelin ha risolto i problemi e superato l’anno di apprendistato come si comporteranno i piloti? Per scoprirlo non serve aspettare molto: tra poche settimane si torna in pista.