History
Misano World Circuit, una pista magica
Domenica si corre al Misano World Circuit intitolato al grande Sic. L’edizione 2015 della gara è una delle più attese degli ultimi anni, perché l’eroe di questa terra, Valentino Rossi, si presenta in testa al Mondiale della MotoGP
Le tribune e i prati che circondano il circuito saranno divisi da tifosi che indosseranno il Giallo Valentino oppure il Rosso Ducati, come da buona tradizione da questa parti. Il successo di pubblico è più che preventivabile, con stime che si attestano sulle centomila presenze nel weekend di gara, con la possibilità di realizzare il nuovo record di affluenza nella giornata di domenica. Oltre ai record sulle tribune, ci si aspetta anche una serie di performance incredibili in pista con la possibilità che vengano infranti gli attuali riferimenti cronometrici grazie al nuovo asfalto presente in pista che permetterà ai piloti di migliorare i tempi degli anni passati.
Con queste premesse, non resta che goderci il fine settimana di gara e vivere intensamente i duelli che vedranno protagonisti in pista un Rossi più determinato che mai a battere Lorenzo in pista e un Marquez che deve riscattarsi dopo le ultime opache prestazioni di Brno e Silverstone. Grandi attese poi ci sono per le Ducati, che qui a Misano hanno compiuto dei test assieme ai piloti HRC e potrebbero continuare il trend positivo degli ultimi Gran Premi, con Dovizioso in grandissimo spolvero e Petrucci che potrà contare finalmente su una più evoluta GP 14.2 per la gara di casa.
Volgendo lo sguardo alle edizioni passate dei GP corsi a Misano, scopriamo quali sono gli episodi davvero memorabili legati a questo circuito che ne fanno una delle pietre miliari per gli appassionati sia di MotoGP che di Superbike.
Il primo bellissimo ricordo che ha come teatro il circuito di Misano riguarda Loris Reggiani e l’Aprilia AF1 250 del 1987. Il 30 agosto di quell’anno il circus del mondiale fece tappa proprio al Santamonica di Misano, che all’epoca girava ancora in senso antiorario. Il veloce pilota sta accompagnando l’Aprilia nella sua scalata ai vertici del Mondiale, costruendo una storia costellata in seguito di vittorie e soddisfazioni inimmaginabili all’epoca. Il determinato Ivano Beggio, allora patron della veneta Casa di Noale, sapeva che per affermare il proprio brand avrebbe dovuto far vincere in pista delle moto con la scritta Aprilia sul serbatoio, e pur essendo una piccola realtà industriale già all’epoca gli investimenti in ambito sportivo erano importanti. Questa attitudine di Beggio ha permesso in quell’epoca di gettare le basi per la costruzione di uno dei reparti corse più tecnologicamente avanzati al mondo, dando vita ad una vera epopea di trionfi a catena nell’epoca del due tempi da gran premio. Tornando a quell’agosto del 1987, ricordiamo che il buon Loris aveva raccolto già due podi in stagione e stava mettendo sempre più nel mirino la prima vittoria nel mondiale. In gara il duello per la vittoria fu tra Reggiani, un velocissimo Cadalora e Sito Pons, che andarono a completare il podio in quest’ordine alle spalle dell’alfiere di Aprilia. Anche negli anni successivi, Loris Reggiani ha sempre affermato che questa vittoria è stata senza dubbio la più bella tra quelle conquistate nel mondiale, premiando un lavoro di sviluppo lungo e difficile che ha permesso ad Aprilia di costruire la propria leggenda nei gran premi.
La seconda immagine che viene in mente pensando a Misano non è purtroppo altrettanto felice. Le immagini di Wayne Rainey che ruzzola nella ghiaia sono abbastanza nitide ed è ancora ben presente lo stupore provato all’epoca nell’apprendere che una banale scivolata, avesse in realtà posto fine ad una carriera magnifica di un grande campione. La stagione del 1993 stava andando avanti sulla scia di tantissimi duelli in pista tra gli statunitensi Schwantz e il pilota della Yamaha Rainey, affiancato nel team dal nuovo arrivato della categoria Luca Cadalora. L’australiano Mick Doohan stava riprendendo possesso della sua carriera sportiva dopo che il Dottor Costa l’aveva salvato dal rischio amputazione della gamba l’anno precedente. Ma il mondiale era una questione privata da Kevin e Wayne, pronti ad affrontarsi a viso aperto in ogni singola staccata di ogni singola curva dei gran premi. Soprattutto Schwantz ha sempre sottolineato quanto fosse importante per lui battere il connazionale più che ogni altra cosa.
I due rivali giunsero a Misano il 5 settembre del 1993 separati da pochi punti in classifica generale, con Rainey che aveva appena scalzato il connazionale dalla vetta della classifica. Da qualche gran premio le Yamaha avevano iniziato letteralmente a volare grazie ai suggerimenti di Cadalora che aveva convinto i tecnici a rendere più morbida la moto permettendo anche a Rainey di trarre vantaggio dalle modifiche apportate. Questa supremazia si stava affermando anche in quella domenica di settembre e il duo in sella alle YZR 500 stavano dominando il gp con Rainey a condurre le danze su Cadalora mentre il rivale Schwantz li seguiva a distanza ravvicinata. L’incidente avvenne nella prima curva a destra dopo il rettilineo di partenza, con il posteriore della Yamaha che scodò leggermente prima di cadere con il più classico degli high side tipico dell’epoca. La torsione del busto sul cordolo causò il danno che costrinse Wayne all’invalidità, aprendo nel contempo la strada a Schwantz per la conquista di quel mondiale. La vittoria fu conquistata da Cadalora nel gran premio, ma quell’edizione del GP verrà ricordata per sempre per la prematura fine di una carriera fantastica di un pilota straordinario.
Un altro episodio che si è svolto sul circuito di Misano riguarda il campionato del mondo Superbike e in particolare l’edizione del 2007 del GP. La stagione è quella del debutto di Max Biaggi nel campionato delle derivate dalla serie, con Max capace di aggiudicarsi la prima manche in Qatar e mettendo subito in chiaro di voler correre una stagione da protagonista assoluto. Le prestazioni del romano in seguito non sono state altrettanto eclatanti eppure Biaggi è in piena corsa per la vittoria nel mondiale alla sua stagione di esordio. In pista ci sono rivali come Bayliss con la 999, Toseland con la CBR di Ten Kate, Haga e Corser in sella ad una R1 rivitalizzata durante l’inverno. Proprio il giapponese è uno dei pretendenti più credibili al titolo di campione e dopo un inizio di stagione non esaltante, NitroNori mette 8 podi in fila ed è in uno stato di forma incredibile.
Il fine settimana di Misano è tutto per Bayliss che si dimostra praticamente imbattibile dal venerdì, guidando in uno stato di grazia una 999 non più velocissima in pista. Alle sue spalle si stanno dando battaglia proprio il giapponese e l’italiano che corre con la Suzuki del Team Alstare di Fracesco Batta. A bordo pista c’è un ospite d’eccezione della Yamaha, un certo Valentino Rossi che si è piazzato proprio nel curvone a destra per godersi la gara. Ed è proprio davanti ai suoi occhi che Max fa un ingresso particolarmente garibaldino su Noriyuki, provocando una caduta in un punto velocissimo del tracciato e facendo rischiare davvero grosso ad entrambi. Per fortuna la caduta si rivela senza conseguenza, se non per il giapponese che a fine anno perde il mondiale per due punti battuto da Toseland. Haga è uno dei piloti più vittoriosi della storia della SBK e probabilmente il 2007 ha perso il mondiale proprio a causa di questo intervento a gamba tesa di Biaggi.
L’anno successivo è il turno di Valentino Rossi di scrivere una splendida pagina di storia del motociclismo sul circuito di Misano. Il pesarese è in piena guerra di nervi contro l’australiano Casey Stoner, reo di avergli strappato la corona di Campione nel 2007. La stagione vive sul confronto serratissimo tra i due piloti, con l’epico confronto lungo i saliscendi di Laguna Seca che si è consumato da poco, lasciando non pochi strascichi sulla psiche di Casey. Dopo Laguna il circus ha anche fatto tappa a Brno in Repubblica Ceca prima di giungere sul tracciato di Misano. Nella gara di Brno Valentino consegue una vittoria che è un vero regalo da parte di Stoner, caduto mentre stava conducendo la gara. A Misano il film si ripete pedissequamente. Casey è in testa ed appare in grado di invertire la tendenza tenendo aperto il Mondiale, ma Valentino è un cannibale e riesce a metterlo sotto pressione. Stoner scivola mentre è al comando mandando in visibilio i tifosi in giallo, regalando la vittoria a Rossi e perdendo il treno della riconferma a campione del mondo della MotoGP.
Valentino è protagonista anche dell’ultimo meraviglioso ricordo legato a questa pista, con la sua vittoria del 2014. La stagione è caratterizzata dal dominio di Marquez, che sta letteralmente annichilendo tutti gli avversari in pista con la sua imbarazzante superiorità. Ma Valentino vuole almeno conquistare il secondo posto in classifica generale e soprattutto non ha ancora conquistato la prima vittoria stagionale. Il confronto in pista è proprio tra questi due titani della MotoGP, con Rossi determinato a regalare questa immensa gioia ai tifosi accorsi per tifare nella sua Misano. Tavullia è a meno di 15 km da qui e Misano è davvero la patria di Valentino. Il pesarese riesce a prendere il comando della gara dopo qualche sorpasso e controsorpasso con o spagnolo. I piloti corrono al limite, ma evidentemente Marquez è più impiccato di Valentino e scivola al tornantino regalando la vittoria a Rossi. Pubblico in delirio e foto ricordo da un podio magico.
Guardando alla storia del tracciato, un pensiero vola anche verso il sorriso sincero e felice dello sfortunato Shoya Tomizawa. Il pilota giapponese ha purtroppo pagato il prezzo più alto di tutti per la propria passione, scrivendo una pagina triste della storia del motociclismo sportivo qui a Misano nel settembre del 2010. Tomi aveva vinto la prima gara della stagione in Qatar e nel parco chiuso era felicissimo e sorpreso come un bambino. Ci piace ricordarlo così e sperare che Misano ci regali solo gioie in futuro, premiando il coraggio e il talento di tutti i grandi campioni che correranno su questo tracciato.