bsb morte whalley
Mick Whalley 42 anni è rimasto vittima nella Ducati Performance TriOptions Cup, gara di contorno del BSB di Donington. E purtroppo è già la quarta vittima di questo terribile inizio di stagione 2017. Noi giornalisti motociclisti praticanti tendiamo ad ignorare o minimizzare queste notizie legate alle tragedie che avvengono nel nostro amato sport. Non per colpa o mancanza di obiettività. La riluttanza a diffondere e trattare queste notizie è legata al fatto che ognuno di noi sa benissimo che ogni volta che chiude la visiera del suo casco potrebbe uscire dalla pista in barella. La moto è una magica fabbrica di emozioni potentissime ma non bisogna ignorare il fatto che molto del suo fascino è dato proprio dalla incredibile dinamica di questo veicolo che sfidando ogni legge della fisica si regge e si muove su due suole ruote e su pochi centimetri quadrati di appoggio dei pneumatici all’asfalto.
Una sfida continua contro la fisica che genera emozioni e veri brividi. Ma ogni motociclista sa benissimo che basta davvero poco per compromettere i delicati equilibri della dinamica di questo veicolo. E le conseguenze sono spesso problematiche e dannose per il pilota. Quindi ogni volta che ricompare una notizia legata ad un dramma accaduto in pista o per strada è assolutamente necessario ricordare a tutti i motociclisti che il nostro è uno sport o una passione con dei lati decisamente pericolosi. Ovvero se un motociclista è cosciente di fare uno sport estremamente pericoloso, decide di farlo ma con tutti gli accorgimenti del caso.
Quindi ogni volta che sale sulla sua amata due ruote per andare a comprare le sigarette al bar dell’angolo oppure per una sessione in pista deve attuare tutte le procedure che servono a limitare al massimo i rischi di incidente, caduta o infortunio. Innanzitutto essere sempre al massimo delle proprie capacità psicofisiche! E non intendo salire in moto bevuti o sotto effetto di sostanze stupefacenti. Io intendo che non si sale in moto se non siamo perfettamente al 110% delle proprie capacità. Quindi mai appena svegli al mattino o insonnoliti la sera tardi! E mai senza le protezioni indispensabili come CASCO INTEGRALE SEMPRE! GUANTI SEMPRE! E giubbotti e stivali che possano offrire un minimo di protezione in caso di scivolata.
Poi purtroppo nonostante tutte queste precauzioni esiste sempre la neopatentata o il neopatentato con la Smart che ti taglia la strada senza freccia o che buca lo stop perchè intenta a parlare al cellulare e a controllare il trucco allo specchietto. Ma almeno tutte le precauzioni sono state prese. E se poi è scritto che mi debba stampare sullo sportello di questa o quella macchina lo faccio ad andatura minima e tutto protetto. Insomma non bisogna mai incoraggiare il lato oscuro del motociclismo. Mai forzare il destino o la fortuna. Se poi il nostro appuntamento è scritto, niente può evitarlo ma almeno non dobbiamo favorirlo o accelerarlo. Tutto questo preambolo è sulla sicurezza che non dobbiamo mai accantonare. Noi giornalisti che abbiamo il privilegio di rivolgerci a migliaia di giovani appassionati abbiamo anche il dovere di ricordare sempre che oltre al lato magico di questo sport esiste anche un lato pericoloso e terribile che chi va in moto deve decidere di affrontare in modo cosciente.
Arriva l'aggiornamento che cambia tutto. Anche queste famose app saranno presto storia. Con l'avvento di…
Ha preso una multa anche se poteva parcheggiare lì. Che cosa è successo e come…
Una Ferrari appartenuta in passato a Michael Jordan è stata ritrovata a 15 anni di…
La tecnologia viene in aiuto per migliorare la sicurezza sulle strade e per far rispettare…
Sul mercato delle auto di seconda mano esistono alcuni modelli a GPL maggiormente venduti e…
Ti hanno mai detto che devi guardare dove cammini? Fallo anche quando sali in auto,…