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Seconda doppietta per la KTM in Moto2: gli equilibri sono cambiati

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Ancora una doppietta per la KTM in Moto2 con la seconda vittoria consecutiva di Miguel Oliveira

A Sepang è arrivata la seconda doppietta consecutiva per la KTM in Moto2, una moto che ha debuttato in Qatar soltanto sette mesi fa, una scommessa che a fine stagione non può che dirsi totalmente vinta, anche perché è facile pensare che nel 2018 la casa austriaca sia una delle più quotate per la vittoria del titolo mondiale. Oggi Miguel Oliveira ha trionfato sulla pista malese dopo una gara in solitaria e Brad Binder ha lottato con Franco Morbidelli per la seconda posizione, quasi una fotocopia della gara a Phillip Island della scorsa settimana. La KTM ha dimostrato che passo dopo passo è possibile andare a sfidare anche Costruttori con più esperienza, che da anni lottano per la vittoria in Moto2. Una categoria difficile e sempre più competitiva che in passato è stata spesso criticata ma che in questa stagione ha dimostrato di essere cambiata molto e di poter essere spettacolare al pari delle altre categorie del motomondiale.

La Casa austriaca è riuscita in poco tempo a sviluppare una moto agile e soprattutto veloce, adatta sia ai lunghi rettilinei di Sepang, sia alle curve di Phillip Island. Una moto  capace di impressionare ed impensierire gli avversari anche su molti altri tracciati. L’ambizioso progetto della KTM, che oggi si conferma una scommessa vinta grazie alla seconda doppietta dei suoi due talentuosi piloti, potrebbe invogliare altre case motoristiche a scendere in pista in Moto2, soprattutto adesso darò che nel 2019 ci sarà il cambio del fornitore dei motori che passeranno da Honda a Triumph, fattore che sconvolgerà gli equilibri per tutti i protagonisti della categoria. Il telaio KTM nei prossimi anni potrebbe far gola a molti piloti e team che attualmente sono in pista con la Kalex, fino ad oggi l’unica davvero in grado di lottare per il campionato. Intanto il prossimo anno la KTM si accontenterà di lottare per il titolo mondiale, un sogno che ad inizio stagione sembrava irrealizzabile, e sta probabilmente ingolosendo anche altri Costruttori che hanno inizialmente snobbato la categoria. Ci viene in mente Aprilia, che nella middle class ha sempre dettato legge e che inizialmente si era anche interessata all’ipotesi di fornire un telaio per far correre moto con i propri colori in Moto2. Quanto fatto da KTM, potrebbe anche stuzzicare la Casa di Noale per lavorare ed ipotizzare un ritorno nella categoria che più di ogni altra ha regalato soddisfazioni nel Racing.

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