Marini Moto2 2018
In questi giorni, sul tracciato spagnolo di Jerez de la Frontera alcuni piloti di Moto2 e Moto3 hanno svolto test privati per aumentare la confidenza con le loro moto, in vista dell’imminente inizio di stagione. A dominare il primo giorno, lunedì, è stato uno dei portacolori azzurri, Luca Marini, promessa classe 1997 dello Sky Racing Team VR46. Nonostante fosse la sua “prima volta” dopo l’intervento alla spalla dello scorso dicembre, il giovane centauro di Urbino non ci ha messo molto a prendere confidenza con la sua Kalex, riuscendo a segnare il miglior crono con 1.41.827. A confortare e far ben sperare, a maggior ragione, è soprattutto la conferma arriva nel Day 2, martedì, con un crono ancora migliore – 1.41.742 -, nonostante il secondo posto dietro al britannico Sam Lowes (Team Gresini).
Queste le sue soddisfatte dichiarazioni al termine del secondo giorno di prove: «Non posso che ritenermi soddisfatto dopo questi due giorni di test, davvero positivi: non mi sento ancora al 100% della forma fisica ma nonostante dopo qualche giro inizi a sentire dolore e fare un po’ di fatica, riesco a sopportare senza troppi problemi. Sono contento perché sono riuscito ad essere subito veloce. Ho confermato le sensazioni dello scorso novembre, per questo sono molto contento e spero di fare un ulteriore step con la spalla in vista dei prossimi test». La strada tracciata sembra essere, dunque, quella giusta: ora è necessario concentrarsi al meglio per recuperare la forma completa.
Ma le buone notizie per l’Italia non finiscono qui, dal momento che anche il suo compagno di scuderia, Nicolò Bulega, si è rivelato il migliore fra i debuttanti in categoria, fino ad agguantare il quarto crono – 1.41.008 – davanti ad avversari ben più quotati come Navarro e Vierge. Nonostante due cadute, il talento di Montecchio Emilia è riuscito a migliorarsi di ben otto decimi rispetto alla prima giornata, conquistando un meritato sesto posto complessivo. Altrettanto compiaciute sono le sue dichiarazioni al termine della prova: «Sono contento di essere riuscito a fare un buon lavoro con il team. Mi dispiace per le due cadute ma questo non ha inficiato troppo sul programma che ci eravamo prefissati e il crono, rispetto a novembre, è comunque migliorato. Non vedo l’ora di tornare in pista».
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