Moto3
Moto3, KTM si prepara per la stagione della riscossa
Una sola vittoria ed altri sei piazzamenti a podio: archiviato un 2017 da dimenticare, KTM punta al riscatto in Moto3 con una nuova filosofia ed una campagna acquisti di rilievo
KTM lascia o raddoppia? Alla luce di un 2017 completamente da dimenticare in termini di risultati e performance espresse nella classe Moto3, la casa di Mattighofen non soltanto ha confermato il massimo impegno riposto nella categoria, ma addirittura ha intensificato gli investimenti rivedendo la propria filosofia di partecipazione alla cosiddetta entry class del Motomondiale. Se i progetti paralleli in MotoGP e Moto2 agli occhi di molti sembravano togliere alla ‘Kappa’ risorse riposte nel progetto RC 250 GP Moto3, in realtà i vertici di KTM Racing hanno pianificato un 2018 di completo rilancio nella serie con una missione: spezzare l’egemonia Honda.
La prima opportuna contromisura adottata è stata quella di rivedere il programma di sviluppo della moto. In prefigurazione 2018 la (rinnovata) KTM RC 250 GP è scesa in pista con largo anticipo rispetto alla tabella di marcia, cercando di coinvolgere più piloti e squadre possibili, pronte ad offrire il loro contributo e feedback per trovare la quadra. Sviluppi a 2017 in corso d’opera si sono visti, spesso lasciando interdette le squadre: presa coscienza che il telaio 2017 non funzionasse, al Mugello è stato omologato un nuovo chassis, rivelatosi di fatto in seconda battuta la versione 2016, tanto da esser scartato da gran parte dei team (Ajo escluso).
Parallelamente al nuovo/vecchio telaio, KTM ha portato in pista nell’arco della stagione un nuovo forcellone (già a Le Mans con la wild card d’eccezione Danny Kent e nei test post-GP da Juanfran Guevara) ed un inedito profilo aerodinamico con un cupolino decisamente più ampio, frutto di molteplici studi in galleria del vento. Da questo “pacchetto” sono state poste le basi per la moto 2018, scesa in pista in diversi test privati (Aragon in primis) e nel CEV.
Se la RC 250 GP 2018 sembra aver sistemato diverse criticità evidenziate lo scorso anno, per il rilancio KTM ha deciso di non affidarsi più esclusivamente a “pochi noti” (vedi Ajo) per puntare al massimo alloro, bensì offrendo la massima attenzione e disponibilità a seguire più squadre contemporaneamente. Oltre a Red Bull KTM Ajo (che ha ridimensionato l’impegno con una sola moto affidata a Darryn Binder) e Sky Racing Team VR46, quest’anno tra i team di riferimento rientrano anche WorldWideRace (con Marcos Ramirez miglior pilota KTM del Mondiale 2017), RBA BOÉ Racing Team, come sempre Südmetall Schedl GP Racing (Philipp Öttl seguito con un occhio di riguardo dalla casa madre) e le squadre ex-Mahindra: CIP, PrüstelGP e soprattutto Aspar/Angel Nieto Team, compagine di alto profilo sul piano tecnico che darà il suo contributo alla causa con Andrea Migno (l’unico a condurre la KTM alla vittoria lo scorso anno) in squadra.
Sotto-traccia è passata la campagna-acquisti che ha visto KTM Racing e KTM R&D rafforzare il proprio organico di tecnici, strappati proprio alla concorrenza a cominciare da Honda Monlau e, nello specifico, dal profilo di Xavi Palacin…