MotoGP
MotoGP 2017, le pagelle pazze di metà campionato
Materiale per scrivere pagelle altamente tecniche ne abbiamo! Tra le boiate di telai e gomme e qualche selfie di troppo nei box, la MotoGP 2017 ha già regalato materiale a profusione
Visto che di gare non se ne parla per più di un mese e di ombrelline neanche l’ombra, ci vediamo costretti a riempire questo enorme vuoto, soprattutto quello causato dalla mancanza di ombrelline, con delle pagelle pazze alla MotoGP 2017. Ovviamente, com’è nel nostro stile, parliamo di tecnica, di raffinatezza stilistica in sella e soprattutto del posteriore più chiacchierato del paddock. No, non è quello di Belen. Quello la gente lo guarda e basta, non ne parla mai, altrimenti Iannone non capisce più niente e dopo esce di pista. Ultimamente è di pessimo umore in effetti.
Marc Marquez 10 – Conserva con spavalda autorevolezza il primato di essere l’unico essere sulla faccia della terra in grado di piegare la moto oltre il limite della fisica ad ogni singola curva del campionato. Lotta con gli ingegneri MotoGP della HRC che, spesso cucchi di Sakè, ancora sono convinti di avere Doohan in sella. Eppure è lì che, tra una facciata a terra inciampando sull’avviatore in corsia box ed un carpiato con triplo avvitamento nelle prove, è in testa al mondiale col ghigno del peggior Heath Ledger stampato sul viso. Divinamente diabolico.
Maverick Vinales 9,5 – Dopo aver dominato le prime due gare della stagione era certo di fare cappotto. Poi la Michelin ha iniziato a dargli le Vigorsol, la Yamaha gli ha saldato il telaio e lui è andato in confusione. Prova lampante sono le dichiarazioni dopo la craniata ad Assen: «Ma ero lì tranquillo a 240 Km/h in chicane, e sono caduto. Non riesco proprio a spiegarmi cosa sarà mai accaduto!». Intanto resta attaccato a Marquez, ed è causa del recente aumento di consumo medio pro-capite di Oki in quel di Tavullia. Un killer in MotoGP nonostante la confusione.
Andrea Dovizioso 9,5 – E’ terzo nel mondiale ed ha vinto due gare consecutive. E sono sobrio. Parliamo di un uomo che in passato ha avuto gravi problemi con alcool e rock&roll e altro alcool. Perchè di sesso manco a parlarne. No, non parlo di Dovizioso, ma di me stesso. Eppure vi giuro che sono sincero!!! Il Dovi si è svegliato dal torpore ed ha dimostrato che ha due palle grandi come cocomeri. Le teneva nascoste bene, ma meglio tardi che mai. Nuovo idolo del popolo Ducati.
Valentino Rossi 9,0 – Pensate che sia l’idolo solo dei tifosi, che sia un mito esclusivamente per generazioni di appassionati? In realtà Rossi è una vera pietra miliare per un’unica istituzione: l’INPS! Ogni volta che si parla di ritiro, di pensione, negli uffici INPS tremano e sudano freddo. Poi quel vecchiaccio vince ad Assen e cavolo sembra aver fatto un patto col Diavolo. Certo, inizia a manifestare Alzheimer quando parla di Zarco: Valentino, ricordiamo tutti le carognate che hai fatto in 20 anni di carriera, tra carenate, tagli di chicane ed un repertorio assortito di sorpassi al limite della cattiveria umana. Ti amiamo anche per questo. Non ne hai diritto esclusivo, però! Irriducibile.
Dani Pedrosa 8,0 – La cura di quel toscanaccio di Guidotti sta dando qualche frutto. Oltre al fatto che finalmente nella hospitality HRC si beve un Chianti decente, il buon Giacomo ha spiegato a Camomillo che non danno gli stessi punti a chi arriva primo e a chi arriva ottordicesimo. Certo, ci sono voluti appena 11 anni di MotoGP nella squadra più titolata della storia per spiegare questo concetto elementare, ma è già un passo avanti!
Danilo Petrucci 7,5 – L’unico uomo che in diretta TV davanti a milioni di persone ammette candidamente che preferisce la sua moto ad una eventuale fidanzata gnocca. Il tutto sotto lo sguardo divertito di Iannone. Certo, poi va in pista e anche Andvea smette di videve. Come tutti gli altri, d’altronde. Fenomeno Made in Terni.
Jorge Lorenzo 5,5 – Eh no, non ci siamo. Mi dispiace Sig. Lorenzo, ma suo figlio non si applica. Si vede che è intelligente, ma continua a dire che vuole la moto più simile alla Yamaha. Non è una richiesta molto furba da fare agli ingegneri Ducati che sono cresciuti a pane e Lambrusco. Certo, c’è Dall’Igna che è veneto. Ma lo sapete vero che quelli lì il primo bicchierozzo se lo sparano al mattino? Figuriamoci come arrivano a sera! Caro Giorgio, prendi esempio dal tuo compagno di banco Andrea. Lui studia, si applica e vince pure. E’ pluri ripetente, ma alla fine c’è arrivato. Dai che puoi farcela pure tu!
Andrea Iannone 10 – No, ma davvero volete dare di meno a quest’uomo che ha coronato il sogno del 99% degli uomini italiani? L’altro 1% vuole segnare un goal nella finale di Champions. Ma solo dopo essersi fatto un giro con l’illustre sudamericana negli spogliatoi del Maracanà!!! Si, abbiamo fantasia in Italia. E pure un pilota scarso. Riprenditi che al prossimo giro ti tocca “L’isola dei Famosi” e so che Rocco vuole tornare a far sentire la sua dura legge sull’isola. Io gli darei del gran gas, fossi in te!
Honda 10 – Si merita il massimo anche solo per il fatto di aver confermato Cal Crutchlow per altri due anni. Cioè, voi avete tanti bravi ragazzi tra Moto2 e Moto3, e chi mi confermate? Il pazzo psicopatico inglese? Ma siete i miei idoli! Grazie! Per il resto la moto fa mediamente pena su ogni pista, ma hanno il fenomeno Marquez e pregano ad ogni staccata che non si smonti in pezzi troppo piccoli da ricostruire. Dategli torto…
Yamaha 9 – Sono riusciti nella mica semplice impresa di costruire una moto per il 2017 peggiore di quella del 2016. Eppure Valentino l’aveva detto a Valencia: «Non sono tanto certo che con il gas a sinistra si va più forte». Ma i giapponesi sono così, quando decidono non ci sono cazzi per nessuno. Poi a Jerez si sono fatti passare anche da Tito Rabat, ed hanno capito che qualcosa stava andando dannatamente storto. Così hanno rimontato il gas nel posto giusto. Ora tocca solo spostare anche il freno ed è fatta!
Ducati 8 – Gli vorremmo dare di più, ma non comprendiamo la palese mancanza di sforzi per aiutare Lorenzo. Non ha chiesto mica la Luna: vorreste farmi credere che non trovate un paio di rotelle da montare alla moto per dargli confidenza all’inizio? Dai, è solo per le prime volte, il ragazzo è spaventato. E poi non è stata una grande idea quella di lanciarlo in discesa al Mugello a 360 all’ora. Secondo me tocca pure comprare i Pampers, ora. Siete senza cuore. Ed ora pure senza soldi, che se li è presi tutti lui. Mitici.
Suzuki 5 – Con un colpo di fioretto mica da poco si sono fatti sfuggire Zarco nel 2016 ed hanno ingaggiato Iannone per il 2017. Ora, io capisco pure la scelta di Brivio & Co, ma c’è da ammettere che di foto del culo di Belen il web ne è pieno. C’era proprio bisogno di ingaggiare il pilota per farla entrare nel box ad ogni gara? E poi vi siete dimenticati Biaggi quando si mise con la Falchi? Poteva battere Doohan, e invece? Fine dei giochi! Ma alzi la mano chi non omaggerebbe entrambi con una standing ovation che Mandela all’Onu spostati proprio.