MotoGP
MotoGP, la dura vita dei piloti satellite: chi correrà con moto 2017
I piloti della MotoGP non vedono l’ora di salire in sella per la nuova stagione, ma secondo consuetudine non saranno pochi a disporre solo delle moto dell’anno precedente…
Nuova stagione, nuove moto: una regola che vale, per certi versi, per quasi tutti i piloti. I team ufficiali sono pronti a portare in pista tutti gli sviluppi tecnici approntati nel corso dell’inverno, al fine di permettere ai propri piloti di punta di lottare per il titolo mondiale.
Le moto dell’anno scorso (e precedenti) non finiranno tuttavia nel cestino. Difatti saranno la base di partenza per i team satellite, che lavoreranno per avvicinare i propri risultati a quelli del team principale.
Il campione in carica Marc Marquez, ed il compagno di squadra Dani Pedrosa, potranno contare sull’evoluzione di una moto già di grande affidabilità. Oltre a loro, anche il britannico del team LCR, Cal Crutchlow, potrà contare sulla stessa “Honda RC213V 2018″ degli spagnoli sopraccitati. Il nuovo compagno di squadra del britannico, Takaaki Nakagami, guiderà la RC213V dell’anno scorso (pur sempre la moto campione in carica) per la sua stagione d’esordio in MotoGP.
La stessa sorte del giapponese toccherà ai due piloti del team Marc VDS, entrambi arrivati dalla Moto2, Franco Morbidelli e Thomas Lüthi. Questi due debuttanti avranno gli occhi puntati addosso, in quanto sono stati il primo ed il secondo della classifica generale di categoria l’anno scorso.
Passando da Tokyo a Iwata, la politica sulle moto rimane simile. In casa Yamaha, il team ufficiale ed il team satellite Tech3, hanno riconfermato i piloti dell’anno passato. Valentino Rossi e Maverick Viñales sperano che la M1 2018 non segua il percorso di quella del 2017, partita con ottimi risultati, ma piena di problemi nel corso della stagione.
La compagine di Hervé Poncharal, invece, lavorerà proprio sulla M1 2017, con l’obbiettivo di migliorare rispetto l’anno scorso ed avere prestazioni migliori anche del team ufficiale. I riflettori saranno puntati su Johann Zarco, che l’anno scorso è stato spesso sul livello dei piloti ufficiali (se non superiore).
A Borgo Panigale fanno le cose in grande, infatti la Ducati sarà complessivamente rappresentata da quattro differenti squadre, più di chiunque altro. I piloti del team ufficiale sono stati riconfermati, dopo la grande stagione di Andrea Dovizioso e le speranze che Jorge Lorenzo torni ai livelli che gli spettano. A loro due sarà affidata la nuova Desmosedici GP 2018 (per concessione giornalistica semplicemente GP18), con la volontà di riportare una rossa delle due ruote in cima al mondo.
Con la stessa moto correrà Danilo Petrucci, riconfermatissimo nel team Pramac; nel box di fianco al suo ci sarà il nuovo acquisto Jack Miller. L’australiano si dovrà “accontentare” della moto che l’anno scorso ha dato speranze di titolo MotoGP a Dovizioso.
La Ducati del 2017 sarà nelle mani anche di Tito Rabat e Álvaro Bautista: il primo con il team Reale Avintia, mentre il secondo col rinominato Ángel Nieto Team (ex Aspar). A fare compagnia ai due spagnoli ci saranno Xavier Simeon (Reale Avintia Racing) e Karel Abraham (Ángel Nieto Team), questi ultimi, però, gareggeranno con la Ducati del 2016.