MotoGP
MotoGP, non solo airbag: tutti i cambiamenti al regolamento 2018
Sarà una stagione ricca di novità, volte a migliorare lo spettacolo della MotoGP e la sicurezza, a partire dall’airbag obbligatorio per tutti i piloti ufficiali
La Grand Prix Commission ha voluto cambiare le carte in gioco in MotoGP, formalizzando nuove convincenti regole, per incrementare l’interesse del pubblico e per tutelare maggiormente i riders in pista. Andiamo ad analizzare singolarmente e nel dettaglio le nuove norme protagoniste nel regolamento. In primis, da quest’anno sarà obbligatorio l’airbag nelle tute per qualsiasi pilota ufficiali delle tre categorie per ridurre la gravità degli infortuni. Tuttavia, per le wild card e per i sostituti sarà obbligatorio solo a partire dalla terza gara in stagione.
A proposito di Wild Card, il loro numero è stato ridotto rispetto al passato, visto che durante la stagione potranno essere tre per costruttore, a eccezione di chi beneficia di concessioni (ad esempio Suzuki, KTM, Aprilia) che avranno a disposizione sei wild card. Una novità inattesa riguarda il fatto che verrà assegnato un trofeo alla migliore squadra e al miglior pilota privato, con lo scopo di promuovere la sua importanza nel campionato e facilitare la ricerca di sponsor.
Varierà leggermente anche il discorso sulla bandiera rossa. Dalla tappa in Qatar di Losail, la gara ricomincerà solo se non verranno percorsi i 75% dei giri totali. Nel caso in cui i ¾ dei giri totali della gara siano già stati percorsi, si prenderà in considerazione l’arrivo del giro precedente dell’avvento della bandiera rossa.
Infine, ci saranno variazioni pure per quanto concerne test. Durante la pausa estiva, i piloti ufficiali non potranno svolgere test a differenza dei collaudatori. Ogni scuderia, avrà a disposizione tre piste per provare in qualsiasi momento (con il limite dei 14 giorni prima della tappa del GP su quel determinato circuito). Qui il calendario MotoGP 2018.