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MotoGP, Angel Nieto Team si candida per le Yamaha satelliti

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Il Team Angel Nieto ha espresso interesse per chiudere un accordo con Yamaha in MotoGP dal 2019 in poi, dopo la decisione di Tech 3 di chiudere con la fabbrica giapponese a fine anno

Gino Borsoi, direttore sportivo del team Angel Nieto, che quest’anno correrà con Alvaro Bautista e Karel Abraham sulle Ducati Desmosedici, ha ammesso di essere stato colto alla sprovvista dall’annuncio di Tech3 di lasciare Yamaha in favore di KTM«Onestamente, non sapevamo che la Tech3 avesse deciso di interrompere il contratto con Yamaha», ha dichiarato il manager Borsoi, «è stata una sorpresa anche per noi. Ora abbiamo un’altra porta aperta che possiamo esplorare e che vorremmo prendere in considerazione. La nostra idea era di sedersi e discutere l’idea con Ducati durante la gara in Qatar, ma ora un’altra Casa ha bisogno di una squadra, quindi perché non parlare con loro. Siamo contenti di Ducati, abbiamo un buon supporto da parte loro. Prima non aveva senso per noi trovare un’altra sistemazione. Ogni rider salta su questa moto e va veloce sin dall’inizio quindi perché non discutere con Yamaha?».

Il team Angel Nieto ha gestito le moto Ducati dal 2016 e ha ottenuto risultati impressionanti con prima con Eugene Laverty e poi con Alvaro Bautista nel 2017. Come la scorsa stagione, lo spagnolo disporrà delle moto Ducati dell’anno precedente per il 2018, mentre il compagno di squadra Abraham disputerà l’anno a bordo della GP16. Borsoi è perfettamente consapevole che il Team Angel Nieto è secondario a Pramac, che è essenzialmente il vero Junior Team della Ducati, nell’ordine di preferenza della fabbrica. Un passaggio alle moto Yamaha comporterebbe dunque un ruolo di maggior rilievo in MotoGP per la compagine intitolata al grande Angel Nieto«Il nostro obiettivo è essere la seconda squadra di una factory e al momento non lo siamo. Con la Yamaha, abbiamo la possibilità di essere la seconda squadra. Non abbiamo iniziato a parlare con loro. Forse la porta è ancora aperta o qualcuno intorno al paddock ha già un accordo».

Di fatto un eventuale passaggio della squadra sotto l’egida Yamaha potrebbe equilibrare i rapporti in campo, visto che, come confermato dallo stesso Ciabatti, non è “normale” avere 8 Ducati in griglia MotoGP. Con il cambio di casacca di Tech3 verso KTM si è innescata una girandola di cambiamenti che sono destinati a cambiare il volto della griglia di partenza della MotoGP nel futuro prossimo.

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