MotoGP
MotoGP Austria, Petrucci non punge in FP2 per un problema ai freni
Danilo Petrucci non può sfoderare gli artigli in FP2 a causa di un problema al freno posteriore, mentre Scott Redding agguanta la top ten ed è virtualmente in Q2
Il Red Bull Ring e Danilo Petrucci continuano a non avere un rapporto idilliaco. Dopo una buona sessione in FP1, il pilota del Team Pramac Ducati non ha potuto concretizzare il time attack a causa di un problema al freno posteriore, che gli ha tolto feeling alla guida della GP17. L’italiano aveva svolto anche alcune comparazioni tra carene dotate dell’innovativa aerodinamica introdotta a Brno ed altre senza appendici di alcun genere, riscontrando un netto miglioramento con la carena in versione “Brno”. Queste le parole del Petrux al termine del venerdì di libere al Red Bull Ring: «Non so cosa sia successo nella Fp2. Dobbiamo ricontrollare i dati. Nella parte centrale del turno con le gomme usate il passo era buono. Poi con le gomme nuove non ho trovato benefici». Danilo conferma di aver letteralmente mancato l’opportunità di migliorarsi, come fatto da tutti i piloti in pista, utilizzando le gomme nuove a fine turno: «Peccato perché stamani ero contento della moto».
Al centro dell’attenzione resta ovviamente la carena Ducati, che spesso è oggetto di sperimentazioni proprio sulla moto del ternano, il “prezzo” da pagare per avere l’opportunità di disporre di una Ducati GP17 che spesso ha dei particolari ancora non utilizzati dai due piloti del Team Factory: «La carena? Ho sentito benefici in frenata anche se in accelerazione continuo a soffrire con l’impennamento. Dobbiamo lavorare su questo anche perché abbiamo visto che Dovizioso ha fatto notevoli passi in avanti».
Nonostante la parziale delusione per il quattordicesimo tempo di Danilo Petrucci, in Pramac possono essere soddisfatti per le prestazioni di Scott Redding, che in questo fine settimana ha avuto la conferma di non fare più parte dei pogrammi della squadra senese per il 2018 in favore di Jack Miller. Il britannico Redding è stato protagonista di entrambe le sessioni e al termine della giornata è accreditato del nono tempo, che lo proietta virtualmente in Q2: «Sono molto contento per come sono andate le cose oggi. Ho girato veloce, riuscendo ad avere un passo costante. Dopo Brno sono tornato in pista con l’obiettivo di migliorare giro dopo giro».
Scott dispone di una GP16, ma ha dimostrato di poter essere protagonista anche senza gli sviluppi aerodinamici che sono disponibili solo per le tre Ducati GP17 in pista: «Piccole cose ma che sommate insieme possono dare risultati importanti. Ci siamo concentrati sui dettagli da migliorare. Abbiamo lavorato anche sulle gomme ma quando ho provato a mettere la media sull’anteriore ho sentito chiudersi lo sterzo. Ci riproveremo domani».