MotoGP
MotoGP, Cairoli consiglia Dovizioso: «Fai come me con Herlings»
Il campione del mondo di MXGP ha provato la MotoGP della KTM, lasciandosi andare anche a qualche consiglio per l’amico Andrea Dovizioso, impegnato nel testa a testa mondiale con Marquez
Tony Cairoli sa come si vince un mondiale. Lo sa molto bene, perchè quest’anno nella MXGP è diventato campione del mondo per la nona volta, riuscendo ad avere la meglio di un pilota estremamente talentuoso come l’olandese Jeffrey Herlings che è di nove anni più giovane di lui. Il simbolo del motociclismo off road italiano è stato impegnato in questi giorni in pista con la KTM che ha voluto regalargli, come premio per l’ennesimo titolo conquistato, una giornata di test con la MotoGP ed un insegnante davvero d’eccezione: il tester e pilota della casa austriaca Mika Kallio, che ha dato qualche dritta al numero 222, abituato al fango e ai salti del motocross, per gestire al meglio questi bolidi da asfalto. E’ in questo contesto che Tony si è voluto esprimere in qualche commento che ha toccato, tra le altre cose, anche la volata iridata tra Marc Marquez e Andrea Dovizioso, che per certi versi ha ricordato al pilota siciliano il testa a testa che lo ha visto protagonista in prima persona in questo 2017 contro Herlings: «Io e Andrea siamo molti amici, lui poi è un grande appassionato di cross» ha spiegato Cairoli, ricordando come proprio il Dovi su Twitter si complimentò pubblicamente con lui il giorno della conquista del nono mondiale «Ci sentiamo spesso ed in questi giorni sono io che lo sto seguendo in tv, un po’ come fanno tutti gli italiani. Faccio il tifo per lui e spero davvero che riesca a vincere il Mondiale. Il suo duello con Marquez ricorda un po’ quello tra me ed Herlings. Anche Jeffrey si è rivelato essere un pilota veloce, ma la mia regolarità mi ha permesso di conquistare riuscire a batterlo. Se dovessi dare al Dovi un consiglio, gli direi di fare come ho fatto io».
https://twitter.com/AndreaDovizioso/status/906973757926985728
Cairoli poi ha parlato ovviamente di quella che è stata questa sua esperienza con la MotoGP: «E’ stata una giornata bellissima. Mi ha colpito molto la frenata e la potenza che ha in accelerazione questa KTM. E’ una moto così perfetta che diventa difficile trovare il limite in curva. Sono felice di aver avuto questa opportunità, mi sono divertito molto pur facendo pochi giri. Dieci anni fa avevo guidato la M1 di Rossi, ma questa moto è completamente diversa, è incredibile l’evoluzione che c’è stata. La cosa più difficile su cui lavorare è il cambio, perchè è l’inverso della moto da cross e qualche volta ho sbagliato, ma poi ho imparato. Sul rettilineo però sono riuscito ad oltrepassare i 300 km/h orari ed è stata una grande emozione. Qui, rispetto a quanto avviene nel motocross, c’è per forza meno inventiva, perchè c’è una traiettoria obbligata da seguire per tutti, altrimenti si rischia di perdere troppo tempo».