MotoGP

MotoGP: come potrebbe cambiare la griglia nel 2019, tra azzardo e fantasia

La prossima stagione potrebbe essere l’ultima prima di una rivoluzione nei top team. Tra idee concrete e fantamercato abbiamo provato ad immaginare il volto della MotoGP a partire dal campionato 2019

L’arrivo dell’inverno coincide, per il mondo del motorsport, con l’off-season, il periodo peggiore per gli appassionati: in pista si può vedere al massimo qualche test e poco altro e allora occorre lavorare di fantasia per immaginare come potrà essere la prossima stagione o divertirsi seguendo i rumors di mercato che riguardando cambi di casacca di un futuro prossimo o anche lontano. Per il 2018 però la griglia della MotoGP è ormai delineata e tra i top team non c’è nessun cambiamento di rilievo, di quelli che facciano fantasticare i tifosi, come era accaduto lo scorso anno con l’arrivo di Jorge Lorenzo in Ducati. Guardando ancora più avanti però la stagione della vera rivoluzione nel Motomondiale potrebbe essere lì da venire: tra circa 12 mesi infatti, nell’autunno-inverno 2018, potrebbero delinearsi nuovi e sorprendenti scenari di mercato, che adesso sono difficili da immaginare. Noi però ci abbiamo provato, tra azzardo e fantasia, in queste settimane senza moto: proiettiamoci nel futuro e proviamo ad ipotizzare come potrebbe essere la griglia di partenza della MotoGP alla vigilia della stagione 2019.

@RED BULL

Per iniziare la nostra analisi non si può che partire dal fenomeno: Marc Marquez. Il numero 93 ha conquistato 4 titoli in 5 anni di MotoGP con la Honda e minaccia di dominare il prossimo decennio. Terminato il 2018 potrebbe avere voglia di mettersi alla prova in sella ad un’altra moto, un po’ come fece Valentino Rossi quando a fine 2003 salutò la Honda per approdare in Yamaha. La Casa dell’ala naturalmente si vuole tenere ben stretta la sua gallina dalle uova d’oro, ma abbiamo già scritto di come KTM e Red Bull siano concretamente interessate a far vestire Marquez di arancio-nero nel 2019. Honda esclusa, sarebbe un affare per tutti: dal pilota che verrebbe ricoperto di soldi, alla KTM che piazzerebbe la ciliegina sulla torta di un progetto in costante crescita, al boss Red Bull Dieter Mateschitz che metterebbe in piedi un’operazione commerciale senza precedenti in ambito motociclistico. Se dovesse concretizzarsi questo affare potrebbe nascere un’effetto a catena, anche perchè il grande rivale di Marquez, Valentino Rossi, potrebbe decidere seriamente di appendere il casco al chiodo a fine 2018, nonostante le paure rivelate in questi giorni sul «cosa fare dopo».

@Monster Energy

Il ritiro del Dottore e l’eventuale volo in KTM di Marquez aprirebbero la strada ad una lotta feroce per accaparrarsi le due moto forse più ambite dell’intero paddock: Honda e Yamaha. Il prescelto per sostituire Marc potrebbe essere il connazionale Maverick Viñales che quest’anno ha guidato proprio la Yamaha insieme a Rossi: dopo un’avvio spettacolare con due vittorie nelle prime due gare e tre nelle prime cinque il rendimento del ventiduenne pilota di Figueres è bruscamente calato e sono iniziate anche alcune polemiche con la Casa di Iwata. Viñales ha faticato ad adattarsi alla M1 ed è stato sconfitto troppe volte da un Rossi capace di far valere la propria “strada tecnica”. La sensazione è che il feeling con il team non sia particolarmente forte e se anche la stagione 2018 dovesse essere deludente è tutt’altro che impossibile immaginare una separazione tra le parti al termine del prossimo campionato. A quel punto quale miglior destinazione per Maverick della Honda ufficiale?

@Red Bull

A questo punto però ad Iwata si troverebbero senza entrambi i piloti e qui entra in gioco l’ipotesi forse più incredibile di questo scenario, ipotesi che però potrebbe essere meno irrealistica di quanto si pensa: fare di Andrea Dovizioso l’erede di Valentino Rossi. Il Dovi già nel 2012 era in Yamaha ma con il team satellite Tech 3 e la stagione fu tutt’altro che negativa: Andrea conquistò 6 podi e il 4° posto in campionato. Dopo la straordinaria stagione 2017 è chiaro che Dovizioso sia tornato ad essere un nome presente sui taccuini di molte Case e magari l’offerta economica giusta potrebbe convincerlo a lasciare la Ducati, anche perchè è inevitabile che nelle prossime stagioni a Borgo Panigale gran parte dell’attenzione si concentrerà su Jorge Lorenzo, visto anche le cifre sono state spese per assicurarsi le sue prestazioni. Infine l’ultimo posto sulla Yamaha ufficiale potrebbe andare a Johann Zarco, che con il Tech 3 quest’anno ha più volte messo dietro i due piloti ufficiali.

E Jorge Lorenzo? Difficile immaginarlo lontano dalla Ducati almeno per altri 2-3 anni, anche se, qualora le cose continuassero ad andare male, c’è sempre il precedente di Rossi che dopo la deludente esperienza con il team italiano, tornò all’ovile in Yamaha.

Fantamercato? Forse sì, ma tra 12 mesi la griglia potrebbe davvero cambiare faccia e a quel punto potrebbero diventare realtà accordi che al momento nemmeno si vedono all’orizzonte.

Matteo Senatore

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