MotoGP, da Iannone al Mapping 8: storia di una rivalità in Ducati tra Dovizioso e Lorenzo
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MotoGP, da Iannone al Mapping 8: storia di una rivalità in Ducati tra Dovizioso e Lorenzo

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Dovizioso ha risposto alle dichiarazioni di Lorenzo che lo accusava di voler minare il suo morale. Qualcosa si è rotto tra i due o semplicemente non è mai nato

Nella scuderia di Borgo Panigale non tira certo una bella aria. Dopo le prove libere sul circuito di Termas De Rio Hondo, Lorenzo ha parlato ai microfoni dell’emittente spagnola Movistar Tv, parlando del compagno di scuderia Dovizioso«Dovi è sempre molto intelligente, vero? Praticamente sa tutto. Per tutta la carriera Dovizioso ha cercato di abbattere un po’ il mio morale, cosa che continua a fare anche adesso che siamo compagni di squadra. Ma non è una novità. È la relazione che ha con me attraverso la stampa. In ogni caso è un ragazzo tranquillo e abbiamo un rapporto cordiale». Queste parole hanno aperto le porte a nuove polemiche in casa Ducati e Jorge Lorenzo sembra essere sempre più una mina vagante all’interno del paddock di MotoGP.

Il 99 si sta giocando il rinnovo con la Ducati e lasciarsi scappare queste dichiarazioni è sinonimo di poca lucidità e forte nervosismo per la situazione, con risultati in pista che continuano a non arrivare. La trattativa si annuncia sbilanciata in favore di Dovizioso che rispetto a Lorenzo sta ottenendo i risultati migliori a fronte di un ingaggio molto inferiore a quello del pilota maiorchino. Dovizioso lo scorso anno ha vinto 6 gare terminando la stagione in seconda posizione ed è tornato dal Qatar con il pieno dei punti e proprio al termine della gara a Losail alla domanda sul perché faticasse tanto, Dovizioso aveva parlato così di Lorenzo: «Per me è tutto chiaro ma me lo tengo per me». Potrebbe esser stata questa frase a far scaturire la reazione piccata di Jorge Lorenzo in Argentina.

Dovizioso ha comunque risposto a Lorenzo, minimizzando il tutto: «Siamo tutti avversari, quindi è normale, si cerca sempre di essere il pilota migliore. Corriamo nella stessa categoria dal 2001, in questi anni sono successe tante cose. Abbiamo corso in diverse classi, con moto diverse e anche con la stessa moto, ma c’è sempre stata una rivalità in pista e fuori, come è normale che sia. Non vedo nulla di particolare nelle sue dichiarazioni, poi non sono uno molto politico o che lavora tanto su queste cose. Sinceramente, i miei risultati dell’anno scorso sono il frutto del lavoro che ho fatto su me stesso».

E’ bene ricordare che tra i due forse non è mai nato un vero rapporto di stima reciproca. Lo scorso anno a Valencia, quando Dovizioso si stava giocando il mondiale contro Marquez è stato piuttosto evidente quando sul dashboard inviato dal box a Jorge Lorenzo è arrivato il messaggio Mapping 8, ovvero “Jorge lascia passare Andrea”. Lorenzo ignorò completamente quel messaggio e a fine gara dichiarò: «Sinceramente ero troppo concentrato nella guida per non fare errori, e finire a terra come a Misano, per guardare il cruscotto. Mi hanno detto di quel messaggio nel parco chiuso, ma io ho fatto semplicemente la mia gara».

ducati

Anche in quel caso Dovizioso abbassò i toni delle polemiche sul fatto che Jorge Lorenzo non abbia eseguito gli ordini del team: «Non sono stato ostacolato da Lorenzo. E’ stato un ottimo compagno di squadra per tutto l’anno, non ha creato interferenze o problemi, era concentrato sul suo lavoro. Quanto è successo nelle ultime due gare però non è stato il massimo, poteva comportarsi meglio». Sempre riguardo a Lorenzo, Dovizioso si era detto contento che il maiorchino fosse arrivato in Ducati: «Il suo arrivo ha confermato ciò che sostenevo: in Ducati alcuni erano convinti che il livello della moto fosse migliore di quello che avevamo dimostrato io e Iannone e che portando in squadra un pilota già vincente altrove si sarebbe potuto puntare con lui al titolo. Non era così e adesso ho il 95% del team dalla mia parte». Questa dichiarazione è stata una palese critica alla scelta di Dall’Igna di portare Lorenzo in Ducati. Se il rinnovo di Dovizioso è ormai ai dettagli, non è lo stesso per quello di Lorenzo e se Ducati non dovesse blindare il maiorchino l’affermazione di Desmodovi diventerebbe più di una semplice illazione.

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