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MotoGP, Dovizioso teme anche Zarco per il titolo 2018

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Il rider della Ducati ha inserito il francese di Tech3 nella ristretta lista di papabili al titolo 2018, sottolineando che non ha nulla in meno di Rossi e Vinales

Andrea Dovizioso è stato l’unico pilota in grado di tenere vivo il mondiale 2017 fino all’ultimo GP della stagione a Valencia. Le sei vittorie di tappa e la splendida sfida con Marc Marquez non sono culminate nella conquista del titolo, ma hanno di fatto elevato Dovizioso al ruolo di contendente n°1 dello spagnolo anche per la stagione 2018. Da questa posizione privilegiata, il pilota Ducati ha voluto dire la sua su quali potrebbero essere i candidati al titolo per questa stagione, indicando un nome a sorpresa. Dovizioso punta forte su Johann Zarco, l’autentica spina nel fianco per la coppia di piloti ufficiali Yamaha formata da Rossi e Vinales.

Nell’intervista pubblicata su Gazzetta dello Sport, è proprio questo passaggio ad attirare l’attenzione: «Cosa ha Zarco in meno di Rossi e Vinales? Io credo ben poco. Non avrà una moto identica, ma molto simile. Quindi non penso che gli manchi tanto. Johan è forte, guida bene, è un animale da gara. Per me, c’è».

Ovviamente nell’intervista si è anche parlato del “caso” del momento, ovvero l’abbandono da parte di Tech3 delle Yamaha M1 private. Proprio Dovizioso ha corso con Tech3 nel 2012 facendo una stagione magnifica da privato: «Se è successa questa cosa prima di inizio stagione, vuol dire che è accaduto qualcosa che non sappiamo. Mi ha sorpreso molto, in questo modo poi». C’è anche un pensiero all’indirizzo di Rossi, nel momento in cui Ianieri ha sottolineato che Valentino non vuole correre in un suo Team ma restare ufficiale Yamaha per altri due anni: «Quello che uno ha in testa non accade sempre, perché quando poi si verifica qualcosa di imprevisto si deve trovare il modo di aggiustare le cose».

Dopo il buon test di Buriram, la Ducati arriva in Qatar per confermarsi in grande forma, almeno con il pilota italiano e con Petrucci, visti i grandi problemi di Lorenzo: «Il motivo per cui siamo andati forte lo sappiamo, non mi preoccupa poterlo essere ancora. Siamo ripartiti allo stesso livello. La moto è migliorata, sono sereno sapendo cosa ho sotto il sedere e cosa fare. Che basti per giocarci il titolo non credo, però intanto siamo lì. Petrucci è partito bene come l’anno scorso, ma calma. Lorenzo non ha ancora la moto in mano, ha momenti in cui è particolarmente forte, in altri perde un po’ la strada. Miller, invece, come mi aspettavo sta facendo bene, conferma il talento . Ha l’euforia e la necessità di andare forte per il cambio casacca, e questo ti dà decimi, ma dovrà confermarsi in gara».

La chiusura è ovviamente rivolta al contratto con Ducati che ancora non è arrivato: «Io sono tranquillo, sono un uomo mercato. A livello di Ducati io spero che useranno la testa nella strategia dei contratti, in passato non sono stati molto…. buoni. E secondo me è il momento di esserlo. Anche se non è Natale».

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