MotoGP

MotoGP, Ducati Pramac anticipa tutti e firma un biennale con Bagnaia

Un altro importante tassello del mercato piloti trova il suo posto con la firma da parte di Francesco Bagnaia di un contratto biennale con il Team Pramac

Che ci fosse grande attenzione da parte di Ducati e in particolare della Pramac attorno al talento di Francesco Bagnaia, non è mai stato un segreto. Ma che si giungesse ad un annuncio così velocemente, probabilmente non lo immaginava neanche il diretto interessato. Invece la Pramac ha chiuso l’accordo ed ha messo sotto contratto in netto anticipo uno dei più grandi talenti espressi dal motociclismo italiano negli ultimi anni. Bagnaia ha mostrato una crescita costante da quando è approdato in Moto3 e dopo stagioni in alcuni frangenti interlocutorie, ha incantato con la magnifica stagione 2016 in sella alla Mahindra, chiusa con due vittorie di tappa e un quarto posto in classifica generale.

Proprio come premio per quelle due vittorie, il Team Aspar per il quale Pecco correva in Moto3, gli fece disputare un mini test “premio” a Valencia, in sella alla Ducati Desmosedici.  Nove giri durante i quali Bagnaia ha evidentemente fatto leggere qualcosa ai tecnici di Borgo Panigale, che evidentemente hanno iniziato a tenere molto d’occhio il pilota di Chivasso. La stagione 2017, con il quinto posto nella stagione di debutto in Moto2, ha definitivamente confermato tutto il talento del pilota che fa parte del gruppo dell’Academy VR46.

Questa firma in qualche modo arriva a confermare che per Danilo Petrucci potrebbe essere necessario nel 2018 cambiare aria, come suggerito in modo neanche troppo velato da Paolo Ciabatti di recente. Sembra sempre più eccessiva la fretta di firmare questi contratti dei piloti con tanto anticipo, rendendo di fatto difficile la gestione della stagione che ancora deve iniziare. Da un lato, Bagnaia correrà in Moto2 ben sapendo di avere ormai in tasca il contratto per salire in MotoGP. Dall’altra parte, Petrucci correrà di fatto da separato in casa tutta la stagione, e ci sembra un vero peccato visti gli splendidi test che ha portato avanti sia a Sepang che a Buriram.

Marco Caregnato

Nel 1984, da bambino, ho avuto il mio primo contatto con una moto. Mi sono ustionato la mano! Non ho più smesso di amarle...

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