Dopo 13 anni Ducati vince il titolo mondiale costruttori in MotoGP nonostante le difficoltà di una stagione piuttosto altalenante. Non riesce a Suzuki la doppietta dopo il titolo piloti, complici anche i risultati infelici del GP Portogallo, che quindi deve cedere il passo ad una Ducati evidentemente più costante, sebbene meno vincente.
Una Ducati che dà l’addio ai suoi due piloti, Petrucci (che andrà in KTM) e Dovizioso (che per il momento sembra aver deciso di fermarsi) e accoglierà il prossimo anno Miller e Bagnaia nel team ufficiale, mentre in Pramac si affiderà a Zarco e Jorge Martín (promosso dalla Moto2). Ducati che crede nei piloti italiani e affiderà una sella anche a due giovani promesse, Bastianini e Marini che guideranno le Avintia dopo la splendida battaglia per il titolo nella classe inferiore.
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