Il GP del Qatar è ormai alle porte e, al momento, non pare sussistere alcun rischio di sospensione o spostamento ma la precauzione regna sovrana. Nonostante le dichiarazioni relativamente rassicuranti di Carmelo Ezpeleta, l’apprensione e il timore, non si può negare, esistono. I primi motivi di preoccupazione arrivano dallo stesso governo di Doha che ha intensificato le operazioni di controllo e messa in quarantena, in particolare per turisti, e non solo, provenienti dai paesi più colpiti, quali Corea del Sud, Iran e Cina. Per loro, infatti, sono previste accurate visite e messa in quarantena per un periodo che va dai 14 ai 28 giorni.
A corroborare la tesi di una più ampia cautela è stato il ministro della salute del Qatar, Hanan Mohamed Al Kuwari, che ha “stilato” una lista dei paesi a rischio, tra i quali compare anche l’Italia. La preoccupazione è, dunque, palese e presente, come testimoniato anche dalle parole del team manager Pramac Racing, Francesco Guidotti, ai microfoni di Sky Sport: «Sarà necessario attendere le decisioni dei vari governi dove le gare verranno ospitate. Per ora non ci sono disposizioni particolari né indicazioni per cambiare qualcosa, chiaramente dobbiamo vivere alla giornata, il programma può essere stravolto anche il giorno prima».
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