MotoGP

MotoGP, i tifosi attaccano Domenicali: gestione errata con Lorenzo?

Jorge Lorenzo e Ducati sono ufficialmente separati. In tanti danno colpe a Domenicali, che in realtà ha tantissimi meriti spesso dimenticati

Come tutte le storie animate da una grande passione, anche quella tra Jorge Lorenzo e la Ducati era destinata a scuotere gli animi. Una lunga attesa prima di salire a Valencia nel 2016 in sella alla Desmosedici. La prima difficilissima fase di conoscenza reciproca. Le prime soddisfazioni vere che sono arrivate tardi ma promettendo tanto in vista del futuro. Fino al degrado del rapporto e alla conseguente separazione, arrivata nel momento peggiore della stagione, ovvero quando è giunta quella prima e tanto agognata vittoria al Mugello. Una vera soap opera quella tra il pilota spagnolo e la Casa italiana, finita oggettivamente molto male.

Jorge Lorenzo ha un carattere molto forte, una sincerità a tratti devastante e quando è arrivato in Ducati è stato accolto con molto affetto dai tifosi. Gli italiani si sa, sono focosi. Tanto velocemente si sono esaltati al’idea di avere un cinque volte campione del mondo in squadra, quanto altrettanto velocemente si sono raffreddati, quando hanno assistito alle difficoltà dello spagnolo. Forse l’eccessiva sicurezza di Lorenzo nelle sue dichiarazioni l’ha anche tradito, perché non è stato poi in grado di mettere in pratica quanto promesso. Almeno non nel breve periodo.

Eppure, nonostante le parziali delusioni, è bastata la vittoria del Mugello per farlo tornare ad essere un vero beniamino dei tifosi. Il punto è che la vittoria del Mugello potrebbe essere la prima di una lunga serie, ma anche un caso isolato, la classica eccezione che conferma la regola. Lorenzo era giunto al Mugello dopo una serie di prestazioni negative, ma si è sempre difeso sostenendo di poter vincere con questa moto. Purtroppo è riuscito a dimostrare quanto fosse vero solo nel momento del tramonto della storia con la Ducati.

Quando si è diffusa la notizia ufficiale della separazione, anticipata abbondantemente dalle sue dichiarazioni subito dopo la gara, ecco che i tifosi, che trovano la propria perfetta espressione sui social di vario genere, si sono lanciati in dissertazioni di vario genere sui perché, sui modi, sulle scelte. Su tutto insomma. Subito dopo la vittoria del Mugello, Claudio Domenicali ha risposto alle domande di Guido Meda sotto al podio e in pochi hanno forse notato la sua frase, che è stata molto divertente: «Ma guarda fare l’AD di Ducati è facilissimo, ti metti qui, ti bagni con lo champagne, è fantastico!». Chapeau a Domenicali, che se forse ha peccato nella gestione degli uomini in alcune circostanze, ma ha senza dubbio espresso in modo simpatico una situazione non proprio comprensibile a tutti: quando sei l’AD di un’Azienda come la Ducati, fai un lavoro davvero complicato e devi prendere decisioni per poi sostenerle fino alla fine.

Non c’è spazio per i dubbi, non c’è spazio per i se e i ma. E probabilmente non c’è spazio neanche per le illusioni. In tanti, noi compresi, abbiamo forse additato eccessivamente Ducati di aver avuto troppa fretta nella chiusura di ogni spiraglio a Lorenzo. Ma la realtà è che quando si è deciso di non insistere con lo spagnolo, si è deciso anche di mantenere il punto, indipendentemente dai risultati. Gli ingegneri leggono i dati, sanno perfettamente cosa accade in sella. E conoscono il valore del pilota Jorge Lorenzo, la sua precisione, la sua capacità di battere sullo stesso identico ritmo per tanti giri. Al Mugello il Martillo è tornato e su un tracciato in cui si gira attorno al 1’50 ha tenuto per tutta la gara un’oscillazione tra migliore e peggior tempo di appena due decimi. Una cosa quasi disumana per la moderna MotoGP.

Ma alzi la mano chi immaginava che sarebbe accaduto. Alzi la mano chi davvero credeva che Lorenzo fosse finalmente pronto a vincere in modo così netto. Claudio Domenicali ha forse peccato di fretta nel chiudere i ponti, ma è probabile che la sua sia anche stata fretta di andare avanti, fretta di chiudere un capitolo sbagliato di una storia straordinaria. Come con Valentino Rossi. Fretta di voltare pagina insomma.

Su Facebook tra gruppi, pagine, blogger e chi più ne ha più ne metta, chiunque ha attaccato Domenicali. Forse è però il caso di ragionare sul lavoro dell’Amministratore di un’azienda come la Ducati. Per quanto sia un bel sogno, non crediamo proprio che si limiti a beccarsi lo champagne dal podio della MotoGP. Forse è anche il caso di ragionare sul fatto che al Mugello la Ducati ha fatto una doppietta meravigliosa. Come a Sepang nel 2017. Insomma è divertente attaccare Domenicali perché si è “lasciato sfuggire” Lorenzo, ma in tanti magari dovrebbero anche ricordare di ringraziarlo. Perché oltre ad essere l’AD che ha portato e poi salutato Lorenzo, è anche l’AD che ha portato Dall’Igna in Ducati, ha portato la Panigale V4 nei concessionari ed ha portato due Desmosedici sul podio del Mugello. Mica fuffa.

Bruno Neri

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