MotoGP
MotoGP, Iannone: «Bisogna capire perchè rispetto a Rins perdo molto in uscita di curva»
Andrea esprime tutto il suo disappunto sul suo periodo non brillante, confrontando la moto con quella del compagno Rins
Andrea Iannone non vede l’ora di voltare pagina ed abbracciare l’Aprilia. Ha avuto troppe problematiche in Suzuki, sia dentro che fuori la pista. Non è mai stato in sintonia con l’ambiente della casa nipponica e le sue prestazioni sono state spesso al di sotto delle aspettative. Nelle ultime tappe, il suo giovane compagno Rins è stato decisamente più in palla, specialmente nell’ultima gara ad Assen, visto che lo spagnolo è giunto secondo dopo una stupenda battaglia con il gruppo di testa, mentre “The Maniac” naufragava nelle retrovie. Siamo sicuri che il rendimento di Iannone si incrementerà con il sodalizio con la casa italiana?
Parecchi addetti al lavoro hanno dubbi al riguardo, visto che l’Aprilia, al pari della KTM, in questo biennio ha faticato a raggiungere la top ten. I soldi, il progetto serio e chiaro non sono in discussione, ma questo processo di miglioramento continuo è a lungo termine. Vedremo se le varie e numerose modifiche nel prodotto durante la lunga pausa invernale serviranno per cambiare marcia durante la prossima stagione iridata.
Ecco le parole di Andrea Iannone per quanto concerne il set-up della sua moto e il commento dell’ultima gara corsa in Olanda: «È stata una gara tosta, dall’inizio ho avuto grossi fastidi con il movimento del bolide, nelle ultime due/tre gare ho davvero faticato troppo con questa problematica. Ovviamente, mi sono confrontato con i miei ingegneri e ho provato a risolvere questo problema rilevante, proviamo sempre più soluzioni e non ci diamo mai per vinti, penso che abbiamo una base invidiabile, però è fondamentale migliorare il ritmo e ridurre l’usura delle gomme durante la gara, questi sono i due primi obiettivi da raggiungere. Bisogna anche capire per quale motivo rispetto a Rins perdo molto e sempre in uscita di curva. Alex di consueto accelera meglio e riesce ad essere più concreto, e questo deve succedere anche con me, non vedo il motivo di questa sostanziosa differenza».