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Jonathan Rea, polemica social con un tifoso sulla questione MotoGP

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Botta e risposta tra Jonathan Rea e un tifoso su Twitter, con il campione SBK che reagisce in modo molto piccato su un argomento spinoso

Negli ultimi mesi del 2017, Jonathan Rea ha più volte detto che la MotoGP gli potrebbe interessare solo a determinate condizioni, e nello specifico approdando in un team di quelli “buoni” e in sella ad una moto che gli consenta di lottare almeno per il podio. In questo momento, il tre volte campione della SBK ha come unica ambizione quella di fare poker ed affiancare Carl Fogarty in testa alla classifica dei piloti più vincenti in SBK, obiettivo questo assolutamente alla sua portata in sella alla Kawasaki ZX-10r che anche con il nuovo regolamento sembra una spanna sopra gli avversari.

Eppure il tema MotoGP sembra essere un nervo abbastanza scoperto per Jonathan Rea, vista soprattutto la sua reazione ad un Tweet di un tifoso, che si è espresso così:

https://twitter.com/Steved164/status/953903378664435712

La frase scritta dal Sig. Densley suona così: “Jonathan Rea non ha ciò che serve per la MotoGP. Un grande in SBK ma metterebbe fine alla sua carriera nel tentativo di switch. Solo il più grande tra i grandi sopravvive al Paddock dei GP”. Nulla di offensivo quindi, ma quanto è bastato per suscitare l’attenzione del rider britannico, che evidentemente non ha gradito per niente le allusioni del tifoso ed ha risposto per le rime.

https://twitter.com/jonathanrea/status/953910836472430592

La risposta di Rea recita: “Personalmente non sono d’accordo, caro amico! Ma per il fatto che tu mi abbia menzionato nel tuo stupido commento, hai guadagnato per te stesso un bello status di bloccato. Buona giornata!”. Sembra in effetti palese che il rider si sia infastidito non poco e la cosa assume un peso anche diverso ripensando a quanto sta accadendo in queste ore dopo l’annuncio di Jonas Folger. La Yamaha M1 del Tech3 sarebbe stata la moto perfetta per Jonathan Rea per tentare l’avventura in MotoGP entrando dalla porta principale, su una moto privata ma assolutamente competitiva.

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La tempistica tra il momentaneo ritiro di Folger dalle scene e l’eventuale salto di Rea in MotoGP non è stata generosa di opportunità, e ripensando alle parole spese dal campione SBK è facile immaginare che in qualche modo stia riflettendo su questa strana chance che avrebbe potuto cogliere se si fosse verificata con un timing diverso. Tuttavia, la situazione lascia una porta socchiusa in vista del 2019, che è poi l’anno in cui tutti i contratti dei rider in MotoGP scadranno. Jonathan Rea questa volta potrebbe essere molto più aggressivo e tentare di creare sul serio le condizioni per arrivare in MotoGP. D’altra parte, non esisterebbe modo migliore per smentire un tifoso inopportuno che sbarcare nei GP e vivere qualche stagione da protagonista.

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