MotoGP
MotoGP, quanti sponsor ha Jorge Lorenzo?
Jorge Lorenzo è uno dei piloti più impegnati a promuovere attraverso i Social i propri sponsor. Un atleta che è diventato una vera Azienda
Il mondo del Motorsport è cambiato profondamente da quando sponsor munifici hanno deciso di associare il proprio Brand a questo o quel pilota. Una tendenza iniziata negli anni 70′ in Formula 1 e sviluppata in modo intenso da Giacomo Agostini, primo vero pilota “Divo” del motomondiale. Eppure anche il grandissimo Bernie Ecclestone, il più grande Businessman della F1 moderna, non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi Jackie Stewart a 70 anni suonati che rifiuta una Heineken ghiacciata affermando fiero nel suo Kilt: “Sorry, i’m still driving” . Eppure vi garantiamo che Bernie fu il primo Manager in F1 a capire l’importanza delle pubbliche relazioni ed a comprendere l’aspetto Showbiz insito al grande Circus della F1, tanto da diventarne il promoter assurgendo la categoria ad evento mediatico planetario. Certo poi l’ha venduto non propriamente per due spicci, ma questa è un’altra storia.
Il risultato di questa crescita esponenziale, è che nel tempo l’immagine dei piloti duri e puri, un pò alla Barry Sheene e James Hunt, è stata persa, sconfitta dalle esigenze del Dio denaro. Ayrton Senna era un vero maniaco della perfezione, e difficilmente indossava due volte un paio di scarpe da ginnastica. La sua immagine doveva sempre essere perfetta, ed alcuni sponsor personali hanno accompagnato Ayrton praticamente per tutta la sua carriera, come la celebre Nacional, banca brasiliana, presente sul casco del Paulista per tutta la sua carriera di pilota. Anche se la vera rivoluzione, il momento in cui davvero le cose sono cambiate diventando forse “eccessive” è stato con l’avvento del fenomeno Social Network. I piloti hanno iniziato ad accumulare followers. Con il tempo, sono diventati centinaia di migliaia e nel caso di alcuni top rider, siamo a cifre di svariati milioni, che sono contatti, che sono potenziali clienti e che fanno gola alle aziende in cerca di visibilità.
I manager dei piloti sanno perfettamente cosa significa tutto ciò, ed ecco che la vita di alcuni piloti diventa un perpetuo spot pubblicitario. Si festeggia dopo una buona qualifica bevendo la propria bevanda energetica ipercalorica con estrema soddisfazione. Si indossano un paio di occhiali che nascondono magari l’emozione di uno sguardo che farebbe piacere osservare spontaneo. Si mette il casco bene in vista, nel caso una telecamera sia in zona. Questo per quanto riguarda la pista, ma se usciamo dal ring dei circuiti ed entriamo nella vita quotidiana, la situazione peggiora anche. Non esiste passeggiata in bicicletta che non sia immortalata ed in cui non sia taggata questa o quell’azienda. Si fanno foto a telefoni, stampanti, auto dal portabagagli spaziosi, carte fedeltà per voli in Europa faticosamente riempite di punti (punti di qualcun altro, visto che parliamo di piloti che spesso hanno jet privati). Poi ovviamente c’è la Casa per cui corri, che ti vuole immortalare sul prodotto di serie, come è giusto che sia. Ed ecco che la tua vita sul web diventa una specie di Sit comedy, tra set improvvisati e sorrisi a volte tirati.
Nella moderna MotoGP questo fenomeno trova probabilmente la sua massima espressione in Jorge Lorenzo. Lo spagnolo è in questo momento il Re Mida della MotoGP, dopo aver strappato un contratto d’oro alla Ducati, valutato in 25 milioni di Euro in due annim ed aver sottoscritto una serie di sponsorizzazioni personali che lo hanno reso “uomo immagine” di una miriade di aziende, che ovviamente chiedono visibilità. Ed ecco che Jorge inonda i propri Social con continui scatti che lo ritraggono intento a pubblicizzare questo o quel prodotto. Ricordiamo anche un episodio curioso che risale al 2015, all’epoca del SepangGate. Ci fu chi approfittò del boomerang mediatico “negativo” generato attorno a Jorge e parliamo nello specifico della Sector. L’azienda aveva in piedi una collaborazione di lunga data con lo spagnolo, e quando Lorenzo si schierò apertamente contro Valentino Rossi nella vicenda che riguardava l’episodio in gara di Sepang tra Rossi e Marquez, la Sector pensò bene di prendere la palla al balzo per annunciare la fine di quella collaborazione.
Nell’annuncio ufficiale di Sector, l’azienda si pronunciava così: “Sector No Limits, non si identifica con gli accadimenti verificatisi nelle ultime settimane nell’ambito del campionato mondiale MotoGP. Il brand, riconosciuto come sinonimo di performance indimenticabili, comunica che il rapporto di collaborazione con il pilota spagnolo Jorge Lorenzo, terminerà a conclusione della stagione in corso del Motomondiale”. Peccato che la realtà fosse ben diversa, visto che il contratto con Sector era in ogni caso in scadenza per fine 2015 e l’azienda approfittò della particolare visibilità (in quel momento percepita come negativa dal pubblico) attorno a Jorge Lorenzo per farsi pubblicità. Come potete vedere, gli sponsor riescono ad approfittare di ogni singola situazione attinente al pilota, sfruttando ogni singolo centesimo versato allo stesso.
Nel 2017 la presenza di Lorenzo in eventi e immagini diffuse sui Social che lo ritraggono con un qualsiasi oggetto è massiccia. Diventa quasi difficile tenere un conto preciso di quanti siano gli Sponsor personali più o meno importanti del pilota spagnolo, ma siamo certi che questa lista superi di slancio la decina di nomi.
Quanti sono? Ecco la lista di sponsor personali Jorge Lorenzo
Proviamo a stilare questa fantomatica lista di sponsor personali del rider spagnolo:
- Shark Helmet
- Alpinestars
- Monster Energy Drink
- Zopo Mobile
- Prink
- Seat – collegata alla Ducati tramite Gruppo Audi
- Wilier
- Skull Rider
- Air Europa
- Tissot
- Intensecycles
- Man Truck
Per ogni nome ci sono contratti che possono avere un numero di zeri variabile tra 5 e 6, ed è facile ipotizzare che i 12,5 milioni incassati dalla Ducati, siano una parte molto importante degli introiti annuali di Jorge, ma non necessariamente l’unica. E’ probabile che la realtà avvicini Jorge Lorenzo ad incassare una cifra superiore ai 20 milioni di euro all’anno. D’altra parte la vita in Svizzera, dove ha residenza il pilota e nella fattispecie a Lugano, è piuttosto cara.
Ed ora andiamo a farci un selfie, sperando che qualcuno ci offra un contratto per associare la propria immagine al nostro smagliante sorriso sborsando qualche milioncino di euro. Possiamo fare affidamento solo su quel sorriso, perchè se vogliamo giocarci il polso destro con Jorge, rischiamo una pessima figura.
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