MotoGP
MotoGP, Lorenzo: «A Misano nessun aiuto a Dovizioso, cercherò di vincere»
Jorge Lorenzo ritorna sulle sue dichiarazioni di una disponibilità ad aiutare Dovizioso a fine campionato se ce ne fosse bisogno e per Misano precisa: «E’ troppo presto»
«Sarei felice se la Ducati riuscisse a vincere. Se non potrà farlo con me allora mi auguro che lo faccia con Andrea e io posso dire che farò il massimo perché questo succeda». Con queste parole, pronunciate due settimane fa al termine della terza gara vinta da Andrea Dovizioso al Red Bull Ring d’Austria, Jorge Lorenzo aveva esplicitato tutta la sua serenità e armonia col team Ducati e fatto sognare i tifosi della ‘Rossa’ in vista di una entusiasmante lotta per il titolo Mondiale fino alla fine. Quando siamo giunti alla vigilia della 13° tappa della stagione, Dovizioso ha ulteriormente aumentato il suo bottino di vittorie replicandosi a Silverstone, siamo entrati nell’ultimo terzo del campionato, e i “ducatisti” attendono che questa promessa sia rispettata se ce ne fosse bisogno. Per di più è il GP di casa per gli uomini di Borgo Panigale, dunque ci si domanda se questo non possa essere proprio il momento migliore per iniziare a fare un “gioco di squadra” in difesa della leadership iridata; o addirittura, perchè no, trasformare la propria patria di Misano in altro terreno di conquista e di vantaggio.
LORENZO: «CI SONO ANCORA MOLTE GARE E IO CONTINUO A MIGLIORARE» – «Al momento non abbiamo parlato di aiutare ‘Dovi’ con la squadra – dice in merito Lorenzo – ma alla fine della stagione sarà il momento di farlo se rimarrà in questa posizione. In questo momento ci sono ancora molte gare e io continuo a migliorare. Se posso lottare per la vittoria, cercherò di farlo» ha aggiunto lo spagnolo. Del resto, come si fa a smorzare le velleità di un pilota in crescita come è lui in questo momento, soprattutto se è uno dei top-rider della griglia di MotoGP, capace di essere presente sul podio di questa corsa ogni volta che ne ha raggiunto il traguardo (sempre 1° o 2° dal 2007, anno di reintroduzione di Misano nel calendario del Motomondiale, ad oggi, ad eccezione del solo 2015 in cui però cadde). Resta il dubbio di capire se veramente un cinque volte Campione del Mondo, abituato sempre a vincere e ad essere il numero 1, dopo aver subito l’ “affronto” morale della perdita (per demeriti sportivi) del ruolo di prima guida, riuscirà a cedere mai al proposito altruista di fare il bene collettivo (per il marchio che non vince da anni) o se avrà la meglio l’istinto egoistico del pilota che vive per essere il migliore. Ma non sarà Misano il teatro di questa sentenza.