MotoGP
MotoGP, le pagelle finali del 2015
Prossimi a stappare champagne per festeggiare la fine dell’anno, ecco le pagelle ubriache della MotoGP del 2015
Valentino Rossi 10 – Suvvia, diciamo tutta la verità a questo punto. Quanti di voi non avrebbero commesso il fattaccio? Arrivi lì, sei in testa al mondiale e mancano due gare alla fine. Ti trovi tra le cosiddette un pazzo che tolto il casco sembra Joker e proprio la sera prima della gara passano Karate Kid sulla Pay Tv che sta sintonizzata nel tuo Motorhome 24/7 . Per forza che quando te lo trovi affianco gli molli un calcione degno di Daniel San! Tutto il mondiale condensato in pochi secondi di ordinaria follia. Siccome in pochi hanno colto il gesto atletico, si merita un dieci per la grande abilità di dissimulazione. Un mix tra Daniel San e La Donna Invisibile.
Jorge Lorenzo 10 – Come non dargli un sonoro dieci pieno? Alterna gare da dominatore con gare da rintronato con la stessa semplicità con cui una donna salta da una vetrina all’altra di un centro commerciale durante i saldi. Sembra che ogni tanto perda il Martillo ed arrivi in pista con in mano il martello finto, di quelli che usano i clown. Però il colpo lo molla lo stesso e per gli altri non c’è niente da ridere. Da piccolo andava malissimo in geografia, per questo ha sta fissa di piantare bandiere della Lorenzo’s Land in giro per il mondo. Così non deve ricordarsi la capitale della Birmania. Non sta simpatico a tutti. Ma anche lui non è che la mandi a dire. Chiedete a Guido Meda.
Marc Marquez 3 – E’ il primo pilota a guadagnarsi la postilla su Wikipedia nell’albo d’oro del Motomondiale! Se guardate l’elenco, c’è scritto “Vincitore 2015 – Jorge Lorenzo (con la partecipazione speciale di Marc Marquez)” . Ha iniziato l’anno talmente sicuro di sé, da chiedere alla Honda di partecipare al Mondiale MotoGP con la CBR da SBK. Ha tentato di guidarla come fosse una RCV per tutto l’anno, rimediando talmente tante testate da arrivare in Malesia convinto di essere ancora in lotta per il mondiale! Poi si è convinto di aver solo rotto i gioielli di famiglia a quel tizio vestito con tanto giallo e ha iniziato a provare la moto con le gomme Michelin per l’anno prossimo. Continuando a dare testate a terra in ogni dove. Non male come premessa per l’anno prossimo!
Dani Pedrosa 8 – L’ultimo cugino di Bilbo Baggins quest’anno ha rischiato di dire addio alla compagnia, pensando di non poter più guidare una MotoGP. In una conferenza stampa aveva dichiarato di non poter più guidare una moto da Gran Premio, perché a causa degli infortuni non arrivava più a toccare col piedino a terra da fermo. Poi gli hanno detto che lui toccava terra solo sulla moto della Pep Perego e che le sue moto da gara hanno sempre avuto le rotelle per quando si fermavano. Così si è convinto a tornare a martellare in pista, dimostrandosi spesso più in palla del compagno schizofrenico di Box. Sembra che siano finalmente riusciti a trovargli un prete che adora Gloria Gaynor, ed è plausibile che diventi un osso durissimo per tutti in vista della seconda era Michelin.
Andrea Iannone 8 – Sembrava destinato a fare da fida spalla a Dovizioso nella cavalcata per riportare la Ducati dove conta davvero. Invece ha deciso di cambiare la trama del film, asfaltando in tantissime occasioni il più esperto compagno di casacca. Secondo Carlo Pernat è pronto a vincere il Mondiale e ha anche suggerito a Conte di tenerlo in considerazione per l’Europeo. A Phillip Island ci ha regalato la manovra più spericolata di Bird Watching che si sia mai vista al mondo, prendendosi di forza la prima pagina di “Anatre & Cigni”. Non sarà il Times, ma su quella c’era già Pernat.
Andrea Dovizioso 6 – E così, dopo aver ingoiato rospi peggiori dei tifosi dell’Inter negli anni d’oro, ha visto spesso Iannone che lo sverniciava sulla moto che proprio lui più di ogni altro ha contribuito a sviluppare. Come se non bastasse, l’ha sverniciato spesso pure Petrucci, su quell’esemplare di moto che proprio lui più di ogni altro ha contribuito a pensionare. Insomma, un vero padrone del proprio destino! Che si tratti di moto da sviluppare o pensionare, sulla sua stessa moto gli altri vanno più forte. Un problema immenso come il pizzetto del Barbetta in vista del 2016.
Danilo Petrucci 9 – Avevano rifilato al ternano l’ultima Ducati disponibile, perché tanto ormai si trattava solo di metterci la benzina e via! Ed invece Petrux ha dato lezioni di guida a tutti, conquistandosi la stima eterna dello psicologo di Dovizioso ed Hernandez. E poi c’è la Saderini, che spesso anche di sabato è messa sù da gara! Come non volergli bene?
Maverick Vinales 7 – Un voto bello alto al pilotino che ha conquistato il titolo di Rookie of The Year! Sembra un titolo alla X Factor, ma in realtà dimostra che Davide Brivio non era ubriaco quando diceva di volere “Un pilota di quelli alla Top Gun”. Tom Cruise era già pronto a scendere in pista per “TOP GUN 2 – Il ritorno di Maverick”, ma fortunatamente Scientology l’ha fermato appena in tempo.
Yamaha 10 – Ad Hollywood non si parla d’altro. Si vocifera di 10 nomination all’Oscar, più di Star Wars. Perché? Ma come, davvero ve la siete bevuta quando facevano i tipi afflitti per la storia di Rossi vs Lorenzo? Ma avevano già vinto tutto e se vi hanno fregato con le smorfie addolorate i soldi per assoldare Robert De Niro come coach sono stati ben spesi.
Honda 5 – Come nelle migliori tradizioni, avendo dominato troppo negli ultimi anni hanno ben pensato di incasinarsi totalmente, affidando al Joker col 93 una moto stabile quanto un posto di lavoro a contratto. In Italia. Per forza che quello ci si è steso una domenica si e pure l’altra (che altrimenti i Marshal ci rimanevano male!). Avevano l’asso nella manica per la stagione sportiva con la partecipazione di Stoner alla 8h di Suzuka. Ma hanno montato la moto dopo un’orgia di Sakè e qualche ingegnere ubriaco ha messo il frena filetto invece del grasso per cavi nel comando del gas. C’è da dire che quando fanno casini, li fanno alla grandissima! E poi parlano di noi italiani. Bah…
Ducati 7 – Dai su, c’erano quasi. Dovevano vincere la prima gara e quasi c’erano. Dovevano sperimentare, osare, e infatti ad un certo punto la GP15 sembrava un Caccia Ala–X. In pochi l’hanno capito, pensavano tutti fosse aerodinamica. Il realtà c’era del Marketing by Disney di alto livello dietro quelle ali da Fagiano. La scommessa era che se avesse vinto una gara, il barbetta si sarebbe dovuto tagliare il pizzetto. Invece Tardozzi aveva scommesso di finire in mutande se Iannone avesse fatto podio. E l’ha fatto. Bei tempi quelli della Ferilli e la Roma.
Aprilia 6 – Verso fine stagione sostituiscono il Crash Test Dummy che era poggiato sulla seconda moto con un pilota serio e i risultati dimostrano che a Noale sanno ancora fare le moto. Tanti ne hanno parlato malissimo, invece la RS-GP potrebbe diventare uno spauracchio molto serio per la Vorverk e la sua Folletto. Le casalinghe di Voghera la chiedono a gran voce.
Dorna 2 – Hanno gestito il Sepangate con le stessa delicatezza di Kennedy con la crisi di Cuba. Solo che all’epoca non c’era internet, quindi sono passati tutti per decerebrati incompetenti. Poi hanno anche cambiato le regole della SBK e lì davvero ci voleva una randellata nei denti di Carmelito. Per l’anno prossimo hanno deciso di cambiare le regole e alla prima scorrettezza in pista ci sarà un cecchino pronto a stendere il colpevole sul posto. In diretta mondiale. Vi immaginate che percentuale di share?
Casey Stoner 10 – Non ha partecipato al Mondiale, preferendo il caldo ed accogliente mare australiano. C’è chi dice che peschi squali bianchi affrontandoli a mani nude e chi dice che sia l’unico in grado di far vincere una Ducati in GP. Per questo a Borgo Panigale l’hanno preso e hanno già costruito la vasca dove mettere gli squali per farlo allenare, tra il reparto motori e la galleria del vento. A gennaio torna in vasca e sono davvero volatili allo Jagermaister per tutti.