MotoGP
Marc Marquez: «Il grip a Le Mans dovrebbe aiutare i piloti»
La Honda giunge a Le Mans sull’entusiasmo dell’uno/due di Jerez, con Pedrosa vincitore della sua prima gara 2017 e Marquez alle sue spalle
E’ senza dubbio un ottimo momento per la Honda in MotoGP. La RCV 213 sembra godere di un grande momento di forma, e a Jerez Pedrosa ha vinto davanti a Marc Marquez. Hanno impressionato anche le performance di Crutchlow e Miller messe in mostra durante il week end prima della caduta in gara. Forse a Jerez la situazione è stata particolarmente favorevole alla Honda, ma la sensazione è che il nuovo motore abbia risolto gran parte dei problemi che avevano afflitto Marquez e gli altri piloti HRC in inverno.
Adesso sulla strada che potrebbe portare alla conferma del titolo di campioni, c’è il GP di Le Mans, una pista con caratteristiche particolari che negli ultimi anni non è apparsa favorevole per nessuna moto in particolare, salvo forse regalare una buona competitività alla Ducati in alcune circostanze. La variabile meteo peserà molto sul regolare svolgimento di un GP spesso funestato dalla pioggia.
Secondo Marc Marquez: «Le Man è una pista molto particolare, diversa da tutte le altre presenti in campionato. E’ un circuito molto stretto, con molte curve stop&go. Per fare un esempio, direi che è l’opposto esatto di Montmelò (Barcellona) ma è ugualmente divertente. L’asfalto è nuovo perciò scopriremo il grip solo venerdì mattina. Dovrebbe essere migliorato, il che è una notizia positiva per noi piloti ma anche per i tifosi, perchè significa uno show migliore. Dobbiamo aspettare e vedere come vanno le cose, quest’anno è davvero difficile fare previsioni. Dobbiamo continuare come abbiamo fatto finora nelle ultime gare, lavorare duro, con la giusta mentalità, perchè il campionato è di nuovo molto molto competitivo»
Dani Pedrosa viene da una magnifica vittoria a Jerez: «Dopo un grande weekend a Jerez, possiamo andare a Le Mans in un momento moto positivo. Il GP di Francia è sempre una grade sfida. Per prima cosa, il meteo è molto variabile, il che rende difficile trovare il ritmo durante le sessioni di libere oppure pianificare come migliorare dopo ogni run, perchè in alcuni momenti potrebbe esserci asfalto freddo ed in altri il contrario. La pista di per sè è anche abbastanza corta e piccole differenze sul tempo possono significare una grande differenza di classifica. Spero che la mota lavori bene con il nuovo asfalto. C’è bisogno di una buona accelerazione e di buoni freni, ma la chiave di tutto è la consistenza di prestazioni. Stiamo lavorando bene sulla moto, e cercheremo di mantenere l’attuale livello anche lì»