MotoGP Jarvis Vinales Yamaha
Nelle ultime uscite, la Yamaha sembra aver fatto un salto di qualità notevole, dopo stagioni e mesi di difficoltà, nonostante nessuno dei suoi piloti sia riuscito a contrastare in maniera costante e continua la Honda di Marc Marquez, ma anche la Ducati di Andrea Dovizioso. I cambiamenti ai vertici sembrano aver dato nuova linfa ma, soprattutto, sembra che la scuderia giapponese sia riuscita a estrarre il coniglio dal cilindro con l’ingaggio di Fabio Quartararo, il futuro, ma anche il vero presente, della Yamaha. A questo proposito, è intervenuto Lin Jarvis, Team principal della scuderia, presente all’inaugurazione del nuovo museo Yamaha ad Amsterdam.
«Indubbiamente siamo riusciti a fare progressi degni di nota, dall’inizio dell’anno a oggi: il 4° posto di Aragon è stato il piazzamento peggiore degli ultimi GP. Ora ci sentiamo competitivi su tutte le piste. Abbiamo trovato la direzione giusta e abbiamo una moto sempre competitiva. Ciò non significa vincere necessariamente, e infatti non siamo riusciti spesso quest’anno, però le Yamaha sono sempre state nel gruppo di testa». Tra tutti i piloti, però, quello che sembra avere più difficoltà sembra proprio essere Valentino Rossi: «Credo che sia ancora competitivo. Certo deve combattere con giovani molto veloci, ma lui sa difendersi bene. Non è facile confrontarsi a 40 anni con questi talenti».
Jarvis non ha poi evitato l’altro grande tema del momento, relativo al possibile approdo di Zarco alla casa di Iwata: «Abbiamo parlato con Johann per considerare la possibilità che possa diventare il nostro collaudatore. In tutta franchezza, è un’opportunità completamente inattesa: Zarco è molto veloce, ha corso in MotoGP fino a poche settimane fa e penso che anche per lui sia interessante guidare la Yamaha». Sulla possibilità, per il pilota francese, di disputare delle wild card: «Vediamo, non è così semplice, credo che lui potrebbe fare sia dei test che correre. Chiuderemo il nostro programma nelle prossime due settimane, sicuramente Johann è un’opzione». L’alternativa è proseguire con Jonas Folger.
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