Al termine del Gran Premio del Giappone, Jorge Lorenzo aveva espresso tutta la sua amarezza e delusione per l’ennesima prova sfortunata. A poche ore di distanza, Yoshishige Nomura, presidente HRC, non aveva mancato di ribadire la fiducia nel cinque volte Campione del Mondo, giustificando l’arrivo di Johann Zarco come una semplice opportunità e non come motivo di pressione. La scelta, arrivata dai vertici della scuderia, di proseguire insieme anche per la prossima stagione, confermando pieno impegno e garanzia nell’offrirgli una RC213V più agevole in curva, non ha fatto altro che far crescere autostima nello spagnolo.
Lorenzo ha, in particolar modo, apprezzato la sincerità della scuderia giapponese, nel riconoscere la responsabilità di non essere riusciti a fornirgli una moto adatta al suo stile di guida: «Non è facile essere comprensivi e pazienti in questo momento, per questo non posso che ringraziarli; purtroppo i risultati sono davvero cattivi. Ma non è mai stato per mancanza di sforzo, come dimostrano le mie cadute». Un feeling mai sbocciato, ma non per questo destinato a non sbocciare in futuro: «Delle tre moto che ho guidato, la Honda forse è la più lontana dal mio stile. Honda sta lavorando per migliorare i problemi in curva. Spero che in futuro realizzeremo una moto più completa per Marc, ma anche più facile per gli altri piloti».
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