MotoGP
MotoGP, Marquez e la sfida per il futuro: vincere su una moto diversa
Il prossimo passo del fenomeno di Cervera potrebbe essere quello lasciare la Honda per cercare gloria anche altrove. Si ripeterebbe quanto accaduto con Rossi a fine 2003 e KTM resta alla finestra…
Marc Marquez ormai è già una leggenda della MotoGP: ha appena 24 anni e ha già in bacheca 6 titoli mondiali, di cui 4 conquistati in MotoGP. Meglio di lui, nella classe regina, hanno fatto solo Agostini, Rossi e Doohan: nomi, appunto, leggendari. Il fenomeno di Cervera ha conquistato 4 campionati in 5 anni di militanza nella top class, come era accaduto a Valentino Rossi tra il 2000 e il 2005. Nel caso del Dottore non era arrivato il titolo da rookie, ma 4 titoli iridati consecutivi, mentre per Marc i successi sono stati ‘divisi’ in due doppiette: 2013-2014 e 2016-2017. Il confronto tra il fenomeno del decennio scorso, Valentino, e quello dell’epoca attuale, Marquez, è sempre di moda e non è un mistero che il 93 ambisca a diventare nell’immaginario collettivo dei tifosi, oltre che nei freddi numeri, più grande e più celebrato rispetto al 46. Per riuscirci il prossimo passo può e deve essere quello di vincere con una moto diversa: Rossi nel triennio 2001-2003 distrusse gli avversari con una superiorità schiacciante data dal suo talento unito all’efficacia della Honda di quegli anni. In molti dicevano, all’epoca, che Valentino vinceva così tanto perchè aveva la moto migliore: da lì nacque la decisione di passare in Yamaha, una scommessa giudicata da molti un suicidio sportivo e che in realtà ha trasformato Rossi da ‘semplice’ campione ad una sorta di leggenda vivente del motociclismo.
Il discorso per Marquez è simile, anche se non uguale: la Honda di questi anni non è così dominante come quella di inizio anni 2000, ma è chiaro che, nonostante sia cresciuto l’equilibrio tra le varie case, l’affinità che lega Marc alla RC213V è speciale e garantisce un valore aggiunto per lo spagnolo. In definitiva: nessuno pensa che Marquez vinca solo per la moto che guida, ma tutti sarebbero curiosi di vedere se il suo dominio continuerebbe anche in sella ad una MotoGP di una casa diversa. In quest’ottica si inseriscono le insistenti voci di un suo possibile passaggio in KTM, orchestrato dal colosso Red Bull, nel 2019. L’ipotesi è suggestiva e meno irrealistica di quanto si possa pensare: la moto austriaca costituirebbe una sfida simile a quella vissuta da Rossi con Yamaha nel 2004 (portare al successo una moto lontana dal vertice) e la nota azienda di bibite è sponsor sia di Marc che del team nero arancio e potrebbe garantire i giusti investimenti, necessari per puntare in maniera realistica al bersaglio grosso. Inoltre la KTM è in una fase di grande crescita dal punto di vista delle prestazione e non costituirebbe un salto nel buio completo. Le tessere del puzzle ci sono tutte, per sapere se combaceranno in maniera perfetta bisognerà però aspettare almeno la fine del 2018.