MotoGP

MotoGP, Marquez guarda al futuro: «Non chiudo la porta a nessuna opzione»

Il campione del mondo è stato intervistato dai colleghi di MotoSprint a margine dell’Honda Racing Thanks Day e si è espresso anche sulla prossima stagione: «Il 2018 sarà un anno fantastico»

E’ l’uomo del momento e ormai lo è da 5 anni a questa parte, da quando è entrato nella top class del Motomondiale ed ha vinto il titolo al primo colpo. Era il 2013 e da allora sono arrivati altri 3 successi mondiali in MotoGP in 4 anni, per un totale di 6 campionati vinti, considerando anche 125 e Moto2, ad appena 24 anni. Questi sono i numeri spaventosi di Marc Marquez che in questi giorni ha festeggiato insieme a tutto il mondo Honda la sua straordinaria stagione in quel di Motegi, dove si è svolto l’appuntamento annuale con l’Honda Racing Thanks Day. Con la conclusione della prima parte dei test invernali, che riprenderanno solo in Malesia a fine gennaio, quella di Motegi è stata per Marquez l’ultima uscita ufficiale di questo splendido 2017 ed è stata anche un’opportunità di fare due chiacchiere sul futuro suo e del Motomondiale in generale. Il numero 93 di casa Honda, che nelle scorse settimane si è anche cimentato nelle vesti di maestro per i 20 ragazzi dell’Allianz Junior Motorcamp, ha parlato a Federico Porrozzi di MotoSprint«Quella appena trascorsa è stata una stagione divisa in due» ha spiegato Marc «fino al Mugello abbiamo avuto tante difficoltà, poi da Barcellona abbiamo trovato il giusto equilibrio della moto e siamo diventati sempre più competitivi. Questo ci ha permesso di fare la differenza fino a Valencia. Il prossimo anno però Dovizioso ci riproverà e ci sono sempre Lorenzo, Viñales e Rossi, oltre a Zarco che non è più una sorpresa».

La grande novità del prossimo campionato per lo spagnolo sarà l’assenza di Livio Suppo, che ha abbandonato Honda e il Motomondiale, e poi c’è il nodo del contratto con la casa dell’ala dorata, che scadrà a fine 2018: «Con Livio Suppo è stato un periodo splendido, abbiamo vinto 4 titoli in 5 anni. Lui adesso ha deciso di prendersi un periodo di stop, non quali siano i suoi piani futuri ma sarà fondamentale trovare un sostituto. Sul contratto? Qui sto bene, non mi dimenticherò mai di chi mi ha affidato la moto ufficiale al mio primo anno dandomi fiducia. Quando si firma un nuovo contratto però non si può chiudere nessuna porta, bisogna fare la scelta giusta per sé stessi in quel preciso momento». Uno spiraglio lasciato aperto che fa ben sperare anche le altre Case, KTM su tutte, che sognano di portarsi in squadra il fenomeno della MotoGP.

Matteo Senatore

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