MotoGP
MotoGP, Marquez: «Al Montmelò per dare il massimo»
In vista del GP della Catalogna, Marc fa il punto della situazione sul nuovo asfalto e le sensazione dei test svolti in precedenza
Non è un bel periodo per il Montmelò. Nel giro di tre anni, sono morti altrettanti piloti. La maledizione è iniziata con Luis Salom, ex pilota Moto2 scomparso tragicamente nelle prove libere del 2016 e proseguita con la morte nell’estate scorsa di Enric Sauri, un amatore della 24 ore di Catalunya.
Purtroppo, un paio di giorni fa è scomparso anche il giovanissimo Andreas Perez, talento e promessa del team Avintia, autore di una caduta simile nella dinamica a quella occorsa al compianto Marco SImoncelli a Sepang. Purtroppo, queste tragedie ci ricordano quanto sia rischioso e un’arma a doppio taglio questo lavoro, questa passione. E quando è la tua ora, la morte non guarda in faccia nessuno, neanche un ragazzino di quattordici anni ancora spensierato e pieno di sogni, di speranze. É bene quindi, che nella parte dei motori di Barcellona e dintorni si torni a parlare di altro, per cercare di distrarsi da questo pazzesco periodo nero. Ad esempio, seguendo le interviste dei top class dellla MotoGP sul nuovo asfalto nuovo di zecca.
Ecco le anticipazioni dell’attuale campione del mondo Marc Marquez sul tosto circuito spagnolo, uno dei quattro presenti nel calendario 2018: «Sono davvero contento tutte le volte che corro in casa, davanti ai nostri tifosi e spero di disputare anche per loro una gara da non dimenticare. I miei fan, mi riempiono di adrenalina per dare il massimo e non è da sottovalutare il clima positivo. Abbiamo ottenuto discreti risultati nei test in Catalogna qualche settimana fa, quando abbiamo anche avuto l’occasione di testare il nuovo layout, in particolare la parte finale, che è stata rivista notevolmente. Penso che hanno svolto un ottimo lavoro dal punto di vista della riasfaltatura del tracciato, visto che l’asfalto ora ha davvero un ottimo grip ed è una sensazione buona avvertire quanto sia alto il grip offerto dalla nuova superfice, nonostante le monoposto di Formula 1 abbiano già creato qualche bump proprio nelle zone di frenata. I cordoli sono ancora uno degli aspetti più spigolosi del circuito. Quelli interni sono ancora molto alti ed è quasi impossibile adattare il proprio stile di guida a questa peculiare caratteristica. Il Montmelò, rimane comunque una pista che mi piace e cercheremo di dare il 100% curando ogni singolo dettaglio per lottare ancora una volta almeno per il podio».