Le gomme si possono definire in tanti modi diversi. Si passa dalla mescola morbidissima, alle slick intagliate, passando per tutta una trafila di compound, carcasse, profili. Ma in Argentina una specifica tipologia di gomma è arrivata ad una nuova definizione, che troviamo sia calzante più che con le caratteristiche tecniche, con quelle psicologiche: la gomma “famigerata”. Come potrebbe definirsi diversamente uno pneumatico che durante il GP di Argentina è sembrato apparire e scomparire magicamente, senza soluzione di continuità? Famigerato non è una mescola, nè un profilo più appuntito adatto a questa moto oppure ad un’altra.
Eppure le definizione calza perfettamente a questa calzatura da MotoGP, e perdonate il gioco di parole. La “famigerata” gomma con la carcassa più rigida sembrava una potenziale soluzione ai tanti problemi di inizio 2017 soprattutto per Valentino Rossi. In realtà, come poi emerso durante il fine settimana, sono stati numerosi i piloti che dopo il Qatar hanno chiesto una gomma diversa e più rigida. Un alleato involontario in questa richiesta sarebbe proprio Marc Marquez, uno dei principali avversari di Rossi in pista e fuori. Le difficoltà in Qatar e la caduta in Argentina di Marquez, sarebbero in qualche modo collegate ad una difficoltà di dialogo tra le gomme in specifica 2017 e la RCV dello spagnolo.
Dopo la caduta di Marc Marquez a Termas di Rio Hondo, Valentino ha chiosato che sarebbe stato forse possibile evitare quella caduta con una gomma diversa, che avrebbe messo meno in difficoltà l’anteriore della moto in una frenata violenta o di fronte alle sconnessioni di un asfalto pieno di buche come quello trovato in Argentina. Di fatto, non è certo che Michelin porti l’ormai celebre gomma più rigida ad Austin, ma in questa circostanza potete scommettere che sia Valentino Rossi che Andrea Iannone saranno presenti in Safety Commission per far valere le proprie ragioni. In Argentina entrambi avevano mancato questo appuntamento, dovendosi adeguare alla decisione degli altri piloti senza poter controbattere.
Quello che è certo, è che se ad Austin il dominio di Vinales dovesse interrompersi per mano di Rossi e non di Marquez, ci saranno intere schiere di tifosi pronti ad additare Michelin di favorire un pilota piuttosto che un altro. Non resta che attendere le prime libere, per sapere con certezza quali gomme abbia portato il fornitore francese negli USA, e per comprendere se una eventuale gomma diversa possa stravolgere in maniera inequivocabile i valori in campo.
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