MotoGP
MotoGP a Misano: Storia del GP di San Marino
Dopo il pazzo weekend di Silverstone che ci ha regalato il sesto vincitore diverso su sei gare, la Riviera Romagnola si prepara per accogliere il paddock della MotoGP per il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini sul tracciato intitolato all’indimenticabile Marco Simoncelli
Il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini ha una storia del tutto particolare. Viene istituito nel 1980 e dal 1981 fino al 1993 viene denominato solamente Gran Premio di San Marino, nel corso degli anni però viene denominato anche Gran Premio d’Italia. La primissima edizione del Gran Premio di San Marino viene corsa sul tracciato di Imola nel 1981 con questi risultati: Ricardo Tormo vince in classe 50, Loris Reggiani in 125, Anton Mang in 250 e Marco Lucchinelli. Nel 1982 il Gran Premio si sposta al Mugello mentre nel 1982 ritorna ad Imola per poi spostarsi di nuovo al Mugello nel 1984.
Nel 1985 entra finalmente in scena il tracciato di Misano Adriatico nella conformazione che abbiamo imparato a conoscere fino ai lavori di ammodernamento del 2006. La prima edizione del 1985 vede questi risultati: Jorge Martinez in classe 80, Fausto Gresini in 125, Carlos Lavado in 250 e Eddie Lawson in 500. Rimane in calendario fino al 1987 come Gran Premio di San Marino, mentre nel 1991 e 1993 è il Mugello ad ospitare il Gran Premio di San Marino. L’edizione del 1993, ultimo Gran Premio di San Marino prima del 2007, vede questi risultati: Dirk Raudies in 125, Loris Capirossi in 250 e Luca Cadalora in 500.
Nel 2007 viene reintrodotto in calendario il Gran Premio di San Marino ma con denominazione modificata: Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. Si ritorna sul tracciato di Misano Adriatico modificato l’anno prima con l’inversione del senso di marcia e la modifica di alcuni tratti del circuito. L’edizione del 2007, la prima con il nuovo senso di marcia vede questi risultati: Mattia Pasini in 125, Jorge Lorenzo in 250 e Casey Stoner in MotoGP. Compresa quella del 2007, sono solamente 9 le edizioni del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, l’ultima delle quali disputata lo scorso anno che ha visto la vittoria di Marc Marquez in MotoGP davanti a Bradley Smith e Scott Redding in una gara condizionata dalla pioggia e dalle tante cadute, una su tutte quella di Jorge Lorenzo.
@Gold & Goose/Red Bull Content Pool – Marc Marquez Misano 2015Misano è stata teatro di grandi gare ma verrà ricordata soprattutto per due fatti molto gravi: 1993, l’incidente che pone fine alla carriera del grande Wayne Rainey e nel 2010 l’incidente che porta via per sempre il giovane Shoya Tomizawa, travolto da Scott Redding e De Angelis.
Nel 2010 la gara di Misano era il 12° di 18 appuntamenti previsti per quella stagione. La gara della Moto2 è partita da 10 giri. All’11° giro l’incidente che ha per protagonisti Shoya Tomizawa, Alex De Angelis e Scott Redding. Il giovane giapponese sbaglia l’uscita del curvone e scivola sull’erba sintetica rientrando in pista, sfortunatamente da dietro sopraggiungono Redding e De Angelis che lo travolgono. Shoya viene portato all’ospedale di Riccione dove purtroppo perderà la vita in seguito alle gravi ferite riportate ad addome, torace e cranio.
Questi sono gli unici due fatti gravi accaduti sul tracciato di Misano Adriatico per quanto riguarda il Motomondiale. Misano però non è solamente Motomondiale ma è anche Mondiale Superbike. Dal 1991 ospita ininterrottamente il Gran Premio di San Marino per quanto riguarda le derivate di serie. Nel 1994 Misano ha visto l’ultima vittoria della carriera di Giancarlo Falappa in Superbike prima del suo secondo grave incidente.
La gara di Misano è considerata la vera gara di casa per tanti piloti nati da quelle parti: Bastianini, Valentino Rossi, Antonelli, Pasini, Migno, Bulega, De Angelis, l’indimenticabile Simoncelli, Cadalora, Capirossi e tanti altri che vivono proprio a pochi passi dal tracciato.
Chissà cosa ci riserverà questa nuova edizione del Gran Premio di San Marino: un nuovo outsider che vince o ritroveremo i soliti valori in campo? Lo sapremo solamente allo sventolare della bandiera a scacchi dell’ultimo giro di gara domenica.