MotoGP
MotoGP Motegi, Marquez è 3° ma la Honda si mette alle spalle i rivali al titolo
Prima e seconda fila per le due Honda, con Marquez 3° e Pedrosa 6°. Non funziona la scelta delle slick per l’assalto finale al tempo, ma i rivali per il titolo sono distanti
Non è arrivatala la pole, ma per questa volta può andare bene così anche per un cannibale come Marc Marquez. Il campione del mondo ha chiuso l’insidiosissima qualifica di Motegi in 3^ posizione, su una pista difficile da interpretare per via del tracciato che da bagnato è andato progressivamente ad asciugarsi: non abbastanza però per permettere di essere competitivi con la gomma slick per l’attacco al tempo finale. Ci ha provato il 24 enne spagnolo, che dopo aver fatto segnare il suo primo tempo con le gomme da pioggia ha provato a passare alle coperture da asciutto, senza però riuscire a migliorarsi. La prima fila però, alle spalle di Zarco e Petrucci, è un risultato da accogliere con il sorriso, anche perchè i rivali per il titolo sono molto lontani: 9° Dovizioso, addirittura 14° Maverick Viñales. «Il risultato ottenuto è buono» commenta il numero 93 di casa Honda «ma era troppo presto per montare gomme slick e non sono riuscito a migliorare. Bisogna comunque guardare agli aspetti positivi: siamo in prima fila e abbiamo capito diverse cose sulla moto che potrebbero essere utili in caso di gara flag to flag. Inoltre sono felice di aver evitato di cadere quando ho fatto segnare il mio giro veloce, così non ho costretto il mio team a saltare la cena! In questo weekend siamo sempre stati veloci in tutte le sessioni sul bagnato, mantenendo un buon passo in condizioni difficili. Per domani è prevista ancora pioggia, ma potrebbero anche esserci condizioni miste ed in quel caso dovremo essere pronti ad ogni situazione».
Soddisfatto della giornata anche Dani Pedrosa, che dopo un avvio di weekend difficile è comunque riuscito ad arpionare la 2^ fila, con un 6° tempo che lo mette in condizione di ragionare anche su un eventuale podio: «Oggi è stato difficile perchè le condizioni della pista cambiavano sempre e il tracciato andava asciugandosi. Nel primo tentativo non mi sentivo a posto con la gomma, soffrivo di spinning. Cambiando le gomme è andata meglio e sono riuscito a migliorare il tempo. Le condizioni miste sono sempre una sfida, perchè bisogna indovinare la scelta delle gomme e il giusto setting della moto; oggi abbiamo lavorato molto sull’elettronica e abbiamo capito nuove cose sul tracciato quando è bagnato o quando in condizioni miste. Adesso dobbiamo solo aspettare e vedere che tempo ci sarà domani e farci trovare pronti».