MotoGP

MotoGP Mugello, conferenza stampa piloti con tanta Italia

La conferenza stampa dei piloti ha aperto il weekend del Mugello. Presenti Vinales e Zarco, mentre Iannone, Dovizioso e Morbidelli hanno rappresentato l’Italia dopo la defezioni di Rossi dalla conferenza

Valentino Rossi ha deciso di non prendere parte alla consueta conferenza stampa di giovedì per concentrarsi al meglio sulla forma fisica, compromessa dopo la caduta della scorsa settimanale durante un allenamento con il cross, al suo posto Andrea Iannone che col Mugello ha da sempre un ottimo rapporto. Oltre a lui erano presenti Maverick Viñales, Johann Zarco, Dani Pedrosa, Andrea Dovizioso e il pilota di Moto2 Franco Morbidelli.

Il primo a prendere la parola è stato il leader del Mondiale MotoGP Maverick Viñales reduce dalla vittoria a Le Mans: «Siamo in un buon momento, la nostra moto qui è competitiva e noi siamo motivati anche se non sarà facile vincere, in più al Mugello ci sono molti tifosi di Valentino. Devo ancora migliorare il mio stile di guida che ancora non è al 100% per questa Yamaha ma sono fiducioso anche perché questo tracciato mi piace molto» lo spagnolo ha affermato che cercherà di non pensare al suo predecessore sulla M1 Jorge Lorenzo che al Mugello ha sempre fatto ottime gare, concentrandosi sulla sua stagione e sul suo lavoro col team.

«Sono felice che le temperature quest’anno siano alte perché spesso la mattina qui è più freddo e questo complica le cose ma penso che la pista con queste condizioni sia veloce fin da subito» ha affermato un sorridente Dani Pedrosa prima di parlare del lavoro fatto durante i test di Barcellona che ha portato dei miglioramenti, facendo proseguire il lavoro nella giusta direzione. «A Le Mans abbiamo chiuso sul podio ma le qualifiche sono state negative e qui speriamo di lavorare meglio, entrando direttamente in Q2».

Il rookie dell’anno Johann Zarco ha detto di non vedere l’ora di salire di nuovo in sella soprattutto dopo la crescita fatta a Le Mans: «E’ stato un inizio straordinario, sempre in crescita fin dal Qatar: il mio obiettivo è tornare sul podio, voglio continuare a spingere per mantenermi a questo livello anche se non me lo aspettavo».

La parola è passata poi ad Andrea Dovizioso, l’italiano della Ducati che sente molto questo Gran Premio: «Il Mugello è qualcosa di molto speciale e per la Ducati è importante, lo scorso anno non eravamo lontani dalla testa della gara quindi speriamo di riuscire ad essere competivi, i test sono stati positivi anche se sappiamo che non sarà semplice». Il ducatista ha parlato anche dei limiti della sua moto che continuano ad esserci nonostante il lavoro svolto e del livello molto alto dei rivali che rende il tutto ancora più complicato. «Il nostro primo obiettivo è partire nelle prime file perché in MotoGP questo è davvero molto importante e poi speriamo di salire sul podio. La pressione si sente perché i fans sono molti ed è bello ma dobbiamo rimanere concentrati».

«Ho ottimi ricordi su questa pista: le vittorie in Moto2 e i podi in MotoGP ma quest’anno non mi sento ancora a mio agio con la moto e dovremo lavorare per cercare di essere vicini agli altri piloti. Il feeling con la moto è il problema principale e anche se pensiamo di aver capito la strada da prendere ci vorranno alcune gare prima di ricevere i pezzi necessari dal Giappone» così ha esordito Andrea Iannone che correrà al Mugello in sella alla Suzuki.

Infine è arrivato il momento di Franco Morbidelli, leader del Mondiale Moto2: «Non avrei potuto chiedere di meglio per questa stagione, l’unica pecca è stata la caduta a Jerez ma in un Mondiale può starci uno zero. A Le Mans ho vinto anche se non me lo aspettavo, qui non sarà facile perché molti piloti sono veloci e sarà importante partire bene e rimenere nel gruppo di testa». Il pilota del team Marc VDS ha detto che vorrebbe passare in MotoGP il prossimo anno ma adesso si sta concentrando sul suo campionato sperando di ottenere proposte interessanti per il futuro.

Alice Lettieri

Aspirante giornalista sportiva, nei circuiti mi sento a casa e penso che niente sia paragonabile al rombo di una moto.

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