MotoGP

I piloti della MotoGP tuonano contro la pit board virtuale

La pit board virtuale continua a far discutere i piloti della MotoGP, molti di loro infatti sono convinti che così si perderà il bello di questo sport

I piloti della MotoGP tornano a parlare della pit board virtuale, recentemente testata sulle moto che però non sembra far impazzire molti dei protagonisti della classe regina: la novità  verrà ufficialmente usata dalla MotoGP e dalla Moto3 il prossimo anno e secondo la Commissione questo aiuterà i piloti ad affrontare al meglio le gare, dando loro un quadro generale della situazione. Bradley Smith della KTM è stato uno dei due piloti meno entusiasti perché fortemente convinto che questa novità falserà le strategie di gara, manipolando troppo ciò che accade in pista, cosa che dovrebbe riguardare solo il pilota: «Marquez lo scorso anno vinse al Sachsenring perché nessuno di noi aveva bene chiara la situazione, lui scelse la tattica migliore e lo fece da solo. Credo che questo aspetto di strategia debba continuare a far parte della MotoGP» ha detto l’inglese.

A Smith hanno fatto eco Scott Redding e Johann Zarco che non sono convinti che la pit board virtuale possa davvero aiutare i piloti: «La MotoGP non deve essere come la Formula 1, dobbiamo decidere come comunicare con la squadra: i segnali semplici potrebbero aiutare in alcune situazioni ma niente di complicato altrimenti potrebbe essere pericoloso» ha invece dichiarato Aleix EspargaròCal Crutchlow si è unito alle voci dei colleghi: «Meno è meglio secondo me, sono molto scettico perché faccio parte della vecchia guardia e questa novità non mi convince, anche perché quando stai correndo a quella velocità fermarsi a leggere messaggi troppo lunghi può causare dei danni, farci distrarre» La MotoGP sta cercando di evolversi ma secondo i protagonisti questo non è il modo corretto, secondo Pol Espargarò leggere i messaggi potrebbe portare ad incidenti sul rettilineo anche se ammette che ci potrebbero essere dei lati positivi, molto dipenderà da come proseguirà lo sviluppo di questo nuovo sistema.

Alice Lettieri

Aspirante giornalista sportiva, nei circuiti mi sento a casa e penso che niente sia paragonabile al rombo di una moto.

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