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MotoGP, Pirro cuore Ducati: «La V4 farà divertire. Lorenzo carattere da campione»

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Il terzo pilota e tester Ducati Michele Pirro, sorprendentemente 5° a Misano: «Sto bene qui e dobbiamo finire il lavoro iniziato con Dovizioso. Lorenzo farà un buon finale di stagione»

Per un pilota italiano perso, uno guadagnato. Domenica in pista a Misano non c’erano solo le Ducati di Dovizioso, Lorenzo e Petrucci a prendersi la scena nel GP di casa per colmare il vuoto lasciato dall’infortunato Valentino Rossi, ma anche il terzo pilota e collaudatore del team ufficiale Michele Pirro. Il pugliese, che corre regolarmente nel CIV (Campionato Italiano Velocità) e lo domina da anni, ha approfittato del tracciato molto ben conosciuto per cogliere un ottimo 5° posto alle spalle di Maverick Vinales.

Prima della partenza del Gran Premio di Misano, aveva rilasciato le seguenti dichiarazioni di amore verso la casa di Borgo Panigale a MotoGrandPrix«E’ un emozione incredibile, da quando sono arrivato in Ducati è la prima volta che siamo in testa al mondiale MotoGP dopo tanti anni. In questo momento, e negli anni, ho dato tanto alla Ducati e il mio cuore batte per Ducati. Abbiamo lavorato tanto insieme e adesso dobbiamo rimanere concentrati per portare a termine un lavoro iniziato 5 anni fa con Dovi e i ragazzi, poi con l’arrivo dell’ Ing. Dall’Igna. Per adesso sto bene in Ducati e continuerò a fare il mio massimo per la Ducati» dice professando fedeltà al marchio e coltivando come un tifoso il sogno del ritorno alla vittoria del titolo Mondiale.

Il tester fa anche da coach a Jorge Lorenzo, un pilota che ha molta più esperienza di lui e per cui sembra alquanto inusuale la necessità di un suo sostegno. Pirro sottolinea le qualità umani del maiorchino, che dal di fuori non si notano ma lo stanno invece rendendo apprezzato all’interno del box: «Credo che sia il carattere dei campioni. Nella difficoltà si mettono in gioco e cercano di tirare fuori il massimo. Poi non è un Lorenzo che fa fatica e un’altra Ducati che non vince, c’è Lorenzo che sta crescendo e una Ducati che è in testa al mondiale. Questa cosa lo motiva e credo che farà un buon finale di stagione – annuncia, e poi continua in merito al ruolo da assistente dei piloti ufficiali – è un esperienza nuova ma allo stesso tempo mi è utile per migliorare la moto nei test, perché vivo i problemi pista dopo pista e turno dopo turno, sia dalla parte di Lorenzo, che guida da poco questa moto, che dalla parte di ‘Dovi’. Quindi per tutti e due, ascoltando le problematica, cerchi di assimilarle e di trovare il compromesso migliore nei test. Questo ha fatto si che la squadra fosse più unita dal punto di vista dello sviluppo, e i risultati ci stanno dando ragione. Bisogna continuare su questa linea ma non sarà facile».

Una difficoltà a continuare i miglioramenti che non ha nulla a che vedere con la convivenza tra Dovizioso e Lorenzo, ma che Pirro spiega oggettivamente: «Abbiamo un ottimo pacchetto, Dovi lo sfrutta al massimo e Lorenzo ci sta arrivando pian piano e ha dimostrato di essere veloce arrivando a ridosso del podio. Non è facile da adesso cercare di progredire e trovare qualcosa che funzioni meglio, non è un lavoro facile, ma penso che i ragazzi a casa stiano facendo un ottimo lavoro».

Michele Pirro corre con una Desmosedici particolare, e sulla quale preferisce utilizzare la carena con le ali come fa Jorge Lorenzo«Ho una moto molto simile, con qualche esperimento che ci aiuterà a trovare qualche miglioria. Jorge e Dovi hanno due stili di guida completamente diversi, sapevamo che a Jorge la carena avrebbe dato un aiuto e così è stato. Poi dipende dalle caratteristiche della pista e dal set up che uno preferisce. Io sono più dalla parte di Lorenzo e penso di usare le ali», anche se la saltuarietà delle sue wild card nel Mondiale di certo non lo aiutano ad avere prestazioni sempre del livello di quella vista a Misano «Per me è importante essere veloce da subito e stare con ‘Dovi’ e Lorenzo. Ma non è facile, soprattutto perché faccio una gara ogni 4 mesi e non è facile trovare il ritmo».

Per questo Pirro mette il massimo dell’impegno anche nel CIV: «Ho vinto tutte le gare, come l’anno scorso e due anni fa. L’obiettivo non è vincerle tutte ma è essere veloce in tutte le gare, perché è l’unico allenamento che mi permette di essere competitivo nella gare della MotoGP, altrimenti con solo i test sarebbe difficile». Un allenamento in un altro campionato che gli altri piloti impegnati a tempo pieno nel Motomondiale non possono permettersi, motivo per cui si dedicano a metodi alternativi come l’enduro o il motocross; ‘training’ che però stanno facendo discutere dopo l’infortunio di Rossi e sui quali Pirro è stato chiamato a dire la sua come tutti i colleghi: «Purtroppo questo è l’unico sport dove non riesci ad allenarti con il mezzo con cui corri, anche andare in pista è problematico. Quindi questa è l’unica cosa che puoi fare, perché hai bisogno del gas, della manopola, del freno, per provare l’emozione e la concentrazione. E’ impensabile vietare ad un pilota di andare in moto, poi esistono anche le sfortune. Vale si è rotto una gamba, Cal si è fatto male in casa, quindi se non è il tuo giorno ci fai poco da quel punto di vista. Questo è il limite grosso e l’allenamento va fatto soprattutto visti i livelli a cui sono arrivati negli ultimi anni».

Infine non poteva mancare il tentativo di estorcere qualche scoop sulla nuova Panigale V4 che Pirro ha avuto il privilegio di testare tra i primi, e di cui a Misano è stato per ora rivelato il motore Desmosedici Stradale derivato dalla MotoGP, ma il pugliese non cade nel tranello e si limita a restare sul vago: «E’ come tutte le cose (ride, ndr). Come quando conosci una nuova ragazza, all’inizio è sempre tutto molto positivo. In Ducati hanno fatto un lavoro incredibile, la nuova V4 penso che ci farà divertire» ha concluso con una frase dalle belle speranze per i ducatisti.

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